Elezioni, a Sciacca oltre la metà degli elettori nella fascia di età 46-100. Tra 18 e 24 anni il 7,65%

SCIACCA- Tra 47 giorni i saccensi si recheranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. C’è un forte elemento che bisogna prendere in considerazione: l’astensione. Non è improbabile  che a votare si recherà un numero di elettori che si attesti sul 55%. Questo dato sarebbe già un successo anche in considerazione delle recenti percentuali di votanti nelle elezioni che si sono svolte lo scorso anno in comuni agrigentini.

Gli addetti ai lavori, i politici locali, usano ancora un pallottoliere che profuma di muffa, di datato, usano ancora una visione elettorale fuori dalla realtà. Facciano, non rimane altro che attendere l’esito delle urne per comprendere quanto sia cambiato in questi ultimi 5 anni rispetto alla tornata elettorale del 2017.

Intanto è bene avere chiaro il quadro anagrafico dell’elettorato. Un quadro che dimostra che Sciacca non è una città di giovani. A parte il fatto che molti di loro sono stati costretti alla mobilità in cerca di lavoro e hanno lasciato la nostra città, anche se residenti in essa. Molti di loro, inoltre, sono impegnati con gli studi e i relativi esami. Giugno è molto impegnativo per gli studenti fuori sede.

I numeri del tempo ormai trascorso inducono i politici a immaginare un mondo elettorale che non aderisce più alla realtà. Nel 2017 gli aventi diritto al voto erano 35.889; a votare sono andati in 24.925 e di questi 1.013 sono risultati voti non validi (140 scheda bianca e 934 nulle).

C’è il serio rischio che il 12 giugno (si vota solo in giornata, domenica) si veda più affluenza sulle spiagge che nei seggi elettorali. Molto probabilmente quella cifra di 24.925 votanti si avvicinerà più realmente a 20.000

Se così sarà, vincere a primo turno significa che il candidato sindaco dovrà raggiungere 8.000 voti. Cifra che i 5 candidati sindaco del 2017 non raggiunsero. Al primo turno, con i due schieramenti centrosinistra e centrodestra sostenuti da cinque liste per parte, Bono del centrodestra raggiunse 7.335 voti (30,8%), Valenti 6.125 voti (25,7%), Termine 4.966 (20,8% con due liste: Mizzica e Futuro Presente), Mistretta del M5S 4.525 voti (19% con una lista) e Scaduto 902 voti (3,8% con la lista Servire Sciacca).

Quest’anno, concorrono solo tre candidati sindaco. E’ difficile che possa farsi avanti un quarto aspirante. Tre candidati mutano il contesto e la matematica è più propensa a sentenziare che al ballottaggio non si vada. Ognuno dei tre candidati dovrebbe ottenere un minino del 33% per proseguire la corsa nella “finale” del ballottaggio. E’ più probabile, invece, che la partita si chiuda al primo turno.

Fatta questa prima considerazione, un’altra è d’obbligo farla. La quantità delle liste che formano una coalizione. Le elezioni comunali di Favara dello scorso anno sono un utile manuale. Il centrodestra si presentò con 13 liste. Una Caporetto. Vinse il candidato più carismatico, spinto da tre liste. Ma valse la popolarità del candidato sulla forza delle liste.

Ancora un elemento non bisogna sottovalutare: l’irrazionalità lievitata dell’elettore. La situazione attuale socio-economica è totalmente diversa da quella del 2017. Con l’aggiunta dell’emergenza Covid che ha inciso in modo pesante sui comportamenti sociali. Il Covid ha elevato di parecchio il livello di irrazionalità.

Ma vi è anche un significativo aspetto che, molto probabilmente, ai nostri politici sfugge, presi come sono dall’attaccamento del pallottoliere datato. Non bisogna dimenticare che è mutata anche la conformazione dei due poli tradizionali del centrodestra e del centrosinistra che oggi si presentano con formazioni molto mutate, e anche ridotte, rispetto al 2017.

Sciacca non è una città di giovani. Intanto, non è più una città che supera i 40.000 residenti. Sono scesi a  39.250 e di questi 6.311 (pari al 16,08%) non votano perché compresi nella fascia di età 0-17.

FASCIA ETA’ 18-24. I giovani in tale fascia sono 3.002 pari al 7,65% della popolazione. I maschi sono 1.530, le femmine 1.472. Questa fascia rappresenta l’8,36% dell’elettorato.

FASCIA ETA’ 25-45. E’ una fascia di età che comprende 9.783 soggetti. Le femmine sono più dei maschi: le prime sono 4.940, i secondi 4.843. Tale fascia rappresenta il 27,25% dell’elettorato e il 24,92 della popolazione.

FASCIA ETA’ 46-64. Rappresenta il 30,08% dell’elettorato con 10.798 elettori di cui 5.567 femmine e 5.231 maschi. Rappresenta il 27,51% della popolazione.

FASCIA ETA’ 65-100. Gli elettori di tale fascia sono 9.346 pari al 26,04% con una maggiore prevalenza femminile rispetto a quella maschile: 5.088 femmine e 4.258 maschi. Rappresenta il 23,81% della popolazione.

Una considerazione appare evidente: la fascia degli adulti in senso più ampio, cioè di età compresa tra 46 e 100 è composta da 20.144 elettori. Una fascia che è pari al 56,12% degli elettori e al 51,32% della popolazione.

La fascia dei giovani 18-24 anni è pari all’8,36%. L’età media degli abitanti di Sciacca è di 45 anni. Sono dati che ci sembrano utili non solo per il target elettorale a cui ogni candidato può fare riferimento, ma anche per elaborare programmi e servizi che tengano conto della realtà anagrafica della popolazione saccense.

Filippo Cardinale