ELEZIONE CONSULTA SPORT, PIPPO SIMONE VULLO: “ECCO QUALI SONO LE IRREGOLARITA'”

Non si placa la querelle sorta con l’elezione del presidente della Consulta Giovanile. Il botta e risposta tra la società Discolbolo e l’assessore allo Sport, Salvatore Monte, continua.

Per Pippo Simone Vullo, l’elezione sarebbe avvenuta “senza rispettare le procedure”. E precisa che “sulla regolarità non c’è affatto il sigillo del delegato Coni, in quanto il rappresentante del Coni, Giuseppe Sclafani, in seno all’assemblea ha lo stesso potere di qualsiasi altro sodalizio sportivo”.

Il presidente della società sportiva Discobolo precisa quali, secondo lui, sono le irregolarità”. “Nella mancata convocazione di alcune società sportive storiche della città di Sciacca, appartenenti alla Consulta, e fra queste la “Discobolo” e la “Tartaruga”. Altra irregolarità per Pippo Simone Vullo sta nel fatto che “nella seduta del 14 ottobre scorso non furono ammesse deleghe perché il regolamento non lo prevedeva. L’assemblea non raggiunse il quorum per poter eleggere il Presidente ed il Vice-Presidente. Nella seduta del 28 ottobre furono ammesse le deleghe perché l’Assessore decise autonomamente che si potevano ammettere, imenticando che le decisioni si fanno sempre in base al regolamento”.

La società Discobolo, secondo quanto afferma Vullo, “non ha mai ricevuto mail di convocazione”.  Vullo non esclude di interessare alla vicenda “altri organi per fare valere le ragioni mie e dello sport saccense, che non merita di essere trattato in questo modo”.

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