EELZIONI COMUNALI QUASI CERTAMENTE DOMENICA 11 GIUGNO

Intanto nessuna novità concreta sul fronte delle candidature a sindaco. I primi ad annunciarlo saranno forse i grillini

Elezioni quasi certamente a giugno a Sciacca e in generale in Sicilia. Nonostante i mandati di sindaci e consiglio comunali scadano è proprio in quel mese, la Regione sta pensando di indire i comizi elettorali con voto nella giornata di domenica 11 giugno. Questo significherebbe impiegare per le elezioni l’intero mese di giugno visto che i ballottaggio cadrebbe il 25. La scelta non è stata ancora fatta ufficialmente ma ormai la data sembra scontata.

I partiti ed i movimenti, che sono da gennaio sostanzialmente in campagna elettorale, stanno predisponendo soprattutto le liste per il consiglio comunale. La data dell’11 giugno da’ un sospiro di sollievo. Ma non troppo visto che per accaparrarsi i candidati migliori o per evitare incroci familiari si deve stare con gli occhi bene aperti.

A Sciacca c’è ancora silenzio sul fronte dei candidati a sindaco: il Movimento Cinque Stelle sembra il più vicino a chiudere il cerchio, si sta lavorando su una ristretta rosa di nomi e tutti a quanto pare giovani.

Il centrodestra, nella convinzione che Fabrizio Di Paola non si ricandiderà (ma molti lo invogliano a riprovarci nella convinzione che non si poteva fare di più di quanto si è fatto) si cerca un’alternativa valida sempre nell’area Ncd, dove non è più certa la proposta Calogero Bono.

Affila le armi anche Silvio Caracappa, che solo con la riconferma di Di Paola rimarrebbe buono al suo posto. In caso contrario sarebbe la prima scelta di Forza Italia.

Nel centrosinistra tanta incertezza: la proposta Mizzica ha scombussolato i piani di tutti ed anche le vicende nazionali. Il Pd discute, discute e discute. Tutti vogliono una candidatura esterna, un tecnico, ma in giro ce ne sono pochi. Di politico non se ne parla, anche se resta valida la proposta Leonte. Nell’area di Mizzica in questi giorni ci sono stte un po’ di discussioni interne circa candidature che si erano proposte in consiglio e che non sono state accettate. Tutto resta in discussione, con la certezza che a parte i grillini, nessuno vuole presentare il simbolo dei partiti.

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