EDILIZIA SCOLASTICA, INTERVENGONO SIMONE DI PAOLA E PAOLO MANDRACCHIA: “IN 4 ANNI NESSUNA NOVITA'”
“Il tema delle condizioni strutturali in cui un Comune mantiene le proprie scuole non è ordinaria amministrazione nè tantomeno questione tale da suscitare rancori o fastidi di sorta sol perché lo si pone e lo si denuncia come problema politico da cui dipende addirittura il tasso di civiltà di una comunità”.
La questione dello stato in cui versano le scuole secondarie di Sciacca anima ildibattito politico. Scendono in campo due consiglieri comunali, unop del Pd, Simone Di Paola, l’altro di Sel, Paolo Mandracchia.
“Lo stato in cui versa il plesso Mascagni- dice Di Paola- al di la della gravità del caso specifico, è in se paradigmatica di una situazione gravissima, che non può essere sottaciuta o minimizzato, se davvero vogliamo che questo tema sia davvero centrale nell’agenda politica della Città; ecco perché parlarne è importante; ed ancor più importante è ascoltare le sacrosante reprimende dei genitori e provare a trovare soluzioni a brevissima scadenza che diano un senso a quanti ancora credono che la scuola sia la culla dove accudire le nuove classi dirigenti”.
Simone Di Paola evidenzia come sia diventato “insopportabile constatare come gli attuali amministratori si infastidiscono e si indispettiscono tutte le volte che qualcuno, esercitando null’altro che le proprie prerogative di legge, pone all’evidenza pubblica un problema di siffatta rilevanza”.
Di Paola chiede che in occasione della prossima seduta di Consiglio Comunale “si possa parlare di scuola, se ne possa parlare in modo costruttivo e ci si possa confrontare seriamente così da lasciare a chi ci segue la percezione che ci stiamo finalmente occupando dei nostri ragazzi, delle loro famiglie e dei loro inalienabili diritti a vivere, crescere e studiare in scuole degne di tal nome”.
Per il consigliere comunale di Sel, Paolo Mandracchia, “la cosa più grave è dimostrata dal fatto che in questi quattro anni non vi è stata la volontà di risolvere il problema; l’Amministrazione l’ha sempre rinviato e promesso che sarebbe stato attivato un mutuo per dare soluzione definitiva al problema strutturale dell’edificio”.
“Apprendere che il Comune non è in grado di indebitarsi e che la legge lo impedisce- prosegue MAndracchia- ci fa sorgere una domanda e nello stesso tempo una riflessione. Perché per quattro anni gli amministratori hanno parlato di mutuo senza mai mettere in atto quanto promesso?”
“Oggi possiamo solo constatare, unitamente ai dirigenti scolastici, quanto sia lontana l’amministrazione Di Paola dal mondo scuola. Altro che investimento e futuro!”, conclude Mandracchia.