Ecco il video della partita di calcio che un arbitro agrigentino ha sospeso per cori razzisti

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Luigi Canicattì, della sezione di Agrigento, ha messo fine al match Jonica – Avola di Eccellenza dopo che i tifosi ospiti hanno preso di mira l’attaccante colombiano della squadra di casa

Un giovane arbitro agrigentino, Luigi Canicattì, ha sospeso domenica scorsa per cori razzisti a 5 minuti dalla fine una partita di calcio del campionato di Eccellenza.

All’80 sul risultato di 0 – 3 della partita tra Jonica – Avola i tifosi ospiti hanno preso di mira l’attaccante colombiano della squadra di vasa Jairo Alegria.

Il calciatore ha sopportato a lungo d’essere il bersaglio di alcuni tifosi ospiti e stanco di essere dileggiato con insulti e versi della scimmia, si è prima seduto sul terreno di gioco e poi ha deciso di abbandonare il campo, insieme ai compagni di squadra che, inizialmente, volevano convincerlo a proseguire l’incontro. Adesso l’esito dell’incontro potrebbe anche essere ribaltato.

Lo Jonica si è stretto attorno al proprio tesserato: «La società – si legge in una nota – stigmatizza e condanna i cori razzisti, continuati e percepiti da tutto lo stadio, provenienti in maniera inequivocabile dal settore ospiti, nei confronti del nostro tesserato Jairo Allegria, al quale esprimiamo la nostra solidarietà. Invitiamo tutti gli addetti ai lavori ad abbassare i toni ed eviteremo di partecipare a baruffe social».

Le replica del Città di Avola è affidata a un comunicato ufficiale, in cui si dubita degli attacchi a sfondo razziale subiti dall’attaccante della formazione avversaria: «Semmai fosse successo, ci discostiamo nettamente da tale isolato gesto. Ma usare un tema delicato e complesso come il razzismo, per mascherare responsabilità e sconfitta, è un atteggiamento anti sportivo e altrettanto intollerabile».