“Eagle Street”, la memoria collettiva come strumento di liberazione

Il romanzo ricorda la vita di adolescenti nelle baracche post terremoto ed alla lettura suscita delle profonde emozioni in quanti hanno vissuto quel periodo difficile

MENFI. Nella bella cornice del “Mandrarossa Winery” si è svolta la presentazione del romanzo “Eagle Street” di Fabio Bavetta, promossa dal Rotary Club Menfi “Belice-Carboj” presieduto da Leonardo Mauceri.

L’evento culturale è stato un’ immersione sentimentale nella memoria collettiva di intere generazioni che hanno vissuto le emozioni profonde del terremoto e delle baraccopoli nel Belice.

Il libro ricorda la vita di adolescenti nelle baracche ed alla lettura suscita delle profonde emozioni in quanti hanno vissuto quel periodo difficile.

Hanno dialogato con l’autore la docente Alice Titone e lo psicologo Gaspare Armato. E’ intervenuto Tanino Bonifacio, critico d’arte, ideatore e curatore del Museo della Memoria di Santa Margherita di Belice, che per l’occasione ha ricordato le parole dello storico francese Jacques Le Golf, tra i più autorevoli esponenti nel campo della ricerca agiografica: “La memoria, alla quale attinge la storia, che a sua volta l’alimenta, mira a salvare il passato soltanto per servire al presente e al futuro. Si deve fare in modo che la memoria collettiva serva alla liberazione e non all’asservimento degli uomini.
Le letture sono state dell’attrice Marilena Taffari.