“E’ STATO FICARRA A FARE LA PASSERELLA. NOI NON MOLLIAMO”

La Commissione consiliare Sanità in attesa per 10 giorni. Aspettiamo le risposte di Ficarra alle promesse profuse”. Raccolte 15.000 firme.

“Cosa vuol fare la politica dell’ospedale di Sciacca”. L’interrogativo è posto dalla Commissione consiliare Sanità (Monteleone, Deliberto, Settecasi, Alba e Casciaro) in occasione della conferenza stampa di oggi pomeriggio. L’iniziativa della Commissione consiliare ha avuto (e ha) il merito di aver attratto l’attenzione di un territorio vasto.

Le 15.000 firme, ma se ne aspettano altre, sono la testimonianza palese che l’argomento dell’ospedale Giovanni Paolo II coinvolge i cittadini, solitamente restii a difendere gli interessi collettivi. Ma ha anche avuto il merito di richiamare a Sciacca la presenza di deputati agrigentini, molti dei quali erano nell’oblio.

Nel corso della conferenza stampa, i consiglieri comunali componenti la Commissione Sanità (maggioranza e opposizione) hanno ribadito che non mollano. “Aspettiamo dieci giorni, diamo il tempo al direttore generale Ficarra di concretizzare le promesse e gli impegni assunti con la sua venuta a Sciacca”.

La nostra sensazione, ma anche quella del collega Massimo D’Antoni, è stata di una Commissione consiliare Sanità un po’ indietreggiante. Abbiamo evidenziato la nostra percezione ai consiglieri che la compongono e subito c’è stato lo scatto d’orgoglio. “Noi non molliamo e siamo risentiti dell’atteggiamento del direttore generale Ficarra. A fare la passerella è stato lui che, tra l’altro, non ha avuto il rispetto istituzionale di invitare la nostra Commissione al suo incontro in ospedale”.

Dunque, 10 giorni di tempo a Ficarra, giusto per comprendere meglio le criticità dell’ospedale saccense visto che si è insediato da pochi giorni. Per quanto riguarda l’accusa di allarmismo, motivo per cui Ficarra ha segnalato la questione alla Procura della Repubblica, i consiglieri comunali componenti la Commissione Sanità dicono che mai hanno parlato di chiusura dell’ospedale.

“Noi abbiamo raccolto le firme per attrarre meglio l’attenzione sulle criticità dell’ospedale note a tutti e da tempo. La nostra iniziativa è a sostegno dell’ospedale per evitare un ridimensionamento, per evidenziare la grave carenza di personale. L’emodinamica fa un orario d’ufficio, dalle 8 alle 14. La camera iperbarica è chiusa. E’ questa realtà o fantasia?”

Dunque, la lotta della Commissione consiliare Sanità prosegue e si punta alla convocazione del Consiglio comunale aperto al quale sarà invitato Ficarra.

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