E’ OVVIO CHE DIVAMPINO INCENDI SE LE ZONE BOSCHIVE SI TENGONO COSI’. DI CHI E’ LA COLPA?

Ecco, in nove foto, come l’ente pubblico tiene le aree di sua competenza

Come ormai troppo spesso accade, (un paio di anni fa accadde proprio nella stessa zona), il monte Kronio è andato a fuoco terrorizzando gran parte dei Saccensi che abitano in queste zone.

“Adesso (come al solito) comincia la “caccia” al colpevole, a colui che lascia incolto il proprio appezzamento di terreno, a colui che non toglie le erbacce dal proprio fondo, a colui che non rispetta l’ordinanza relativa. Intendiamoci, in una terra arsa dal sole come la nostra, spazzata quasi perennemente dal vento è pericoloso, anzi delittuoso lasciare i terreni incolti al punto che le sterpaglie poi causano di questi disastri, ma se il privato ha le sue colpe, cosa dobbiamo dire del pubblico?” L’interrogativo ( e il reportage fotografico) è del nostro lettore Enzo sabella.

“Per chi ha assistito ieri sera a quella tragedia- continua Sabella-, ed oggi alza la voce parlando di ordinanze non rispettate, giardini non puliti, consiglierei di fare un bel giro turistico, cominciando dalla valle dei Bagni, e arrivando lato Isabella sino alla sommità del monte Kronio per poi scendere dall’altro lato”.

“Lungo le strade non si vedono più i cartelli stradali e le insegne pubblicitarie coperte da arbusti vari, le erbacce coprono tutto ai lati delle strade, e, salendo dalla via Aldo Moro lo spettacolo è identico, erbacce e arbusti dapertutto, incuria totale, pubblica e privata; soprattutto pubblica!”

Enzo Sabella continua il racconto: “Salendo dal bivio Fontanacalda lo spettacolo è davvero indecente, tutto è in stato di abbandono, (tranne i fondi coltivati che il contadino cura, sapendo che un incendio può distruggergli l’annata, perché il contadino queste cose le sa ed è previdente, mentre chi pubblicamente si dovrebbe occupare di questo evidentemente ne sa meno del contadino…..). Quest’anno poi la ridicolaggine ha toccato la sua punta più alta nelle pulizie fatte in occasione della corsa automobilistica che si è svolta al Monte Kronio; è stata scerbata la parte di strada interessata, e solo quella, dal punto di partenza al punto di arrivo, tralasciando tutta la rimanente parte. E tutta la rimanente parte è quella a ridosso di abitazioni, quindi più soggetta a pericolo di incendio fortuito”.

“Senza parlare di tutto il terreno della Forestale che è in un completo stato di abbandono ! Dio non voglia che succeda qualcosa all’interno dei boschi che dal punto di partenza della corsa di quest’anno arriva sino alla sommità del monte perché sarebbe una tragedia di proporzioni immane, visto lo stato di completa incuria in cui sono lasciati quei luoghi che quest’anno non hanno visto un solo forestale all’opera (e visto l’andazzo non credo se ne vedranno)”.

“Ieri sera- conclude Sabella- abbiamo rivissuto l’ennesimo disastroso evento e solo per caso, fortuna, mano di Dio, chiamiamola come vogliamo, non ci sono state vittime, ma, visto lo stato delle cose, non occorre essere profeti per immaginare che non sarà l’ultimo della serie. D’altra parte, in una terra dove crollano i ponti, dove le strade sono quelle che sono, dove le cose più belle e preziose che abbiamo sono lasciate in completo stato di abbandono, dove nessuno ha mai colpa di niente, cosa pretendiamo?”

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