E’ NATO IL COMITATO DI QUARTIERE DELLA MARINA

E’ nato il Comitato di Quartiere del Rione Marina. Promotore dell’iniziativa il Gruppo del Direttivo formato da : Nicolò Guardino, Giuseppe Neri, Michele Ciancimino, Antonio Bono, Domenico Curreri, Fabio Cacace, Luigi Craparo, Vincenzo Curreri, Paola Bono Carlo Giarratano e Francesco Baldassano. 

“Sabato 21 Aprile 2012- è scritto nella nota del neocomitato- si è dato inizio, con l’aiuto degli Scouts d’Italia, Gruppo Sciacca 2, alla raccolta delle firme per l’adesione volontaria, all’interno dell’ area portuale e presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, ove il Comitato ha istituito la sede ufficiale”.

Oggi, domenica 22 aprile, nel corso della Santa Messa il Parroco, don  Giuseppe Marciante, ha impartito una benedizione ai componenti il Direttivo, presentandoli così all’Assemblea dei fedeli.

“Il Comitato di quartiere Marina, si è costituito per collegare e dare più forza all’attività di denuncia e di proposta ai temi centrali che riguardano i beni primari della comunità residente: la sicurezza e la fruibilità del territorio, il degrado ambientale e la promozione di nuovi valori civici. Le immediate proposte da inoltrare alla costituente Amministrazione locale, che sono state anche catalizzatrici dell’imput che ha spinto il gruppo di volontari ad intraprendere l’iniziativa, sono le seguenti: • monitoraggio costante del quartiere e attivazione di un numero telefonico (SOS antidegrado) per raccogliere le segnalazioni dei cittadini; • petizioni per stimolare una azione di presidio delle forze dell’ordine e del Comune sul territorio attraverso l’uso dei poliziotti di quartiere; • incontri con i parlamentari locali e gli amministratori. • rafforzamento degli organici di polizia sul territorio e l’attivazione di un comitato interforze in grado di esaminare periodicamente, lo stato delle cose. • il potenziamento dell’illuminazione, primo gradino, per lo sviluppo di politiche di riqualificazione ambientale nell’area ormai degradata e a rischio. • contrasto alla clandestinità e nel contempo una politica d’integrazione degli immigrati regolari attraverso contatti anche con le diverse comunità presenti sul territorio; • il riconoscimento della virtù civica”.

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