SCIACCA. Nino Randazzo, medico di famiglia, è morto. Avrebbe compiuto 71 anni il 12 aprile . Storico presidente della cooperativa dei Pescatori, che guidò per oltre 20 anni, è deceduto all’ospedale di Palermo dove era ricoverato dopo che nei giorni scorsi era stato colto da ictus.

Figlio di un pescatore della marina di Sciacca, è stato un personaggio poliedrico. Rivendicava con orgoglio le sue origini, attribuendo loro un valore non solo simbolico. Combattente di ferro, sempre in difesa delle ragioni dei pescatori e delle loro vertenze, per quelle battaglie per le quali non guardava in faccia nessuno Randazzo finì anche nel mirino della criminalità, che non esitò a incendiargli il motopeschereccio di proprietà.

Fu anche un esponente politico, consigliere comunale e assessore, esponente del Partito Socialista. Cultore della tradizione marinara e della letteratura popolare, era diventata celebre la sua declamazione del celebre “Schiticchiu” di Vincenzo Licata.

I familiari rispetteranno le volontà del dottore Randazzo, che aveva chiesto che il suo corpo fosse cremato e le sue ceneri disperse in quel mare che così tanto amava. La famiglia del dottore Randazzo dispensa chiunque dalle visite di cordoglio, vista la situazione delicata collegata al Covid.

Nella sede della cooperativa Pescatori oggi bandiere a mezz’asta in segno di lutto.

Ai familiari del dottore Randazzo le condoglianze della redazione del Corrieredisciacca.