E’ morto Nino Bellomo, decano degli attori siciliani

Ha recitato in teatro e nel cinema. Nella vita artistica è stato sempre legato alle opere di Pirandello ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti

E’ morto oggi ad Agrigento, alla veneranda età di 102 anni, l’attore Nino Bellomo, personalità artistica storica e di profondo rilievo nel panorama culturale agrigentino e non solo. Nino Bellomo, attore poliedrico, versatile, impegnato, è ricordato anche per il carattere mite, disponibile, affabile. Padre di Francesco, oggi direttore artistico del teatro Pirandello, Nino Bellomo, debuttò a teatro il 21 aprile del 1940, davanti al maestoso tempio della Concordia. L’anno successivo approdò al teatro “Regina Margherita” di Agrigento, poi divenuto “Pirandello”. Da allora in avanti ha recitato in diverse rappresentazioni teatrali, tra gli altri con Michele Placido. E’ stato protagonista anche in un episodio de Il Commissario Montalbano. Nella vita artistica è stato sempre legato alle opere pirandelliane e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Era anche giornalista, il più anziano giornalista iscritto all’Ordine di Sicilia.
Lo ricordiamo con un bel testo dell’attore Raimondo Moncada, genero di Enzo Alessi, altro grande uomo di teatro scomparso di recente:
“La vita dell’uomo ha un senso solo se riesce a dare qualcosa agli altri. Diversamente l’uomo non è niente”. Ha salutato così, Nino Bellomo, il giornalista Luigi Mula che qualche anno fa lo ha intervistato per il giornale La Sicilia. Un galantuomo, un uomo d’altri tempi, un amico di tutti, un pezzo di storia del teatro agrigentino e di quell’istituzione che ad Agrigento porta il nome di Piccolo Teatro Pirandelliano. Una scuola, un laboratorio, con fior di attori agrigentini diretti da registi-maestri che ogni anno si avvicendavano: Giuseppe Di Martino, Andrea Camilleri… Lo ricordo bene, nella sede della compagnia di Via Garibaldi e in contrada Caos per la Settimana Pirandelliana, con altri grandi attori e amministratori del Piccolo come Pippo Montalbano, Lia Rocco, Virginia Bellomo, Mariuccia Linder, Giovanni Moscato, Giovanni Sardone e tanti altri. Tra questi il suo amico Enzo Alessi per alcuni anni direttore artistico. Tanti palcoscenici, tanto teatro e cinema con opere e attori importanti. Nino Bellomo, non per i suoi 102 anni, può dire di aver vissuto, tra felicità e dolori, di aver dato tanto agli altri, alle persone che lo hanno conosciuto e stimato, sotto ogni aspetto: “Alla fine, però, si chiude il sipario e vieni ripagato dagli applausi e dalle persone che vengono in camerino a complimentarsi o a piangere sulla tua spalla. Questo ti conforta molto, la vita dell’uomo ha un senso se riesce a dare qualcosa agli altri. Ed io credo di aver dato molto dal punto di vista dell’arte, della spiritualità e della soddisfazione e molto ancora sul piano della commozione”.