E’ MORTO ANTONIO MANGANELLI, CAPO DELLA POLIZIA

Non ce l’ha fatta Antonio Manganelli, uno dei più amati capi della Polizia. Ricoverato d’urgenza il 24 febbraio all’ospedale San Giovanni di Roma, combatteva da due anni con un tumore ai polmoni. Operato per un edema, era in coma farmacologico, poi non è riuscito a superare le complicazioni di un’infezione respiratoria. E ora tutte le istituzioni dello Stato, ma anche la gente comune, piangono il prefetto-guida di 110 mila poliziotti, avellinese, capo del dipartimento di Pubblica sicurezza dal 25 giugno 2007.

Un poliziotto dalla faccia sorridente, cordiale, sempre affabile: Manganelli aveva 62 anni e fino all’ultimo aveva lottato contro il male. 

“Siamo profondamente tristi per la morte del nostro Capo della Polizia Sua Eccellenza il Prefetto Antonio Manganelli, un uomo davvero eccezionale dalle mille positive caratteristiche”, dichiara il segretario generale dello Spir, Antonino Alletto.

“Sembra davvero impensabile- continua il rapprsentante del sindacato dei poliziotti- che una persona straordinaria quale è stato lui in vita  possa averci lasciato così prematuramente, riteniamo che non solo la Polizia di Stato ma l’intera Nazione abbia perso uno dei suo più fedeli servitori che ha saputo mantenere neutrale l’Istituzione che dirigeva con grande onestà intellettuale ed etica sapendo affrontare con impeccabile maestria le innumerevoli problematiche derivate dal particolare momento che sta vivendo il Paese”.

“Il Mio ricordo- conclude Alletto- è di uomo di grande cultura e pragmaticità con cui dialogavo con grande rispetto e a cui legava una reciproca ed autentica amicizia fondata da una straordinaria ammirazione  per le sue doti umani e professionali. Tutti i Poliziotti Italiani lo ricorderemo sempre con grande affetto per la sua indubbia ed elevata correttezza  umana e professionale, ci stringiamo all’immenso dolore che ha colpito la famiglia a cui era molto legato”.

 

 

                                                  

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