E’ IL MOMENTO DEI GRANDI SACRIFICI
Attiviamo il buon senso prima che sia tardi e ci sia poi bisogno di restrizioni imposte dall’alto. A Sciacca e in genere in Sicilia, l’abitudine del mondo giovanile a stare fuori la sera, ad incontrarsi davanti pub e locali pubblici, ad invadere le stradine del centro storico dove sorgono locali pubblici, pare che non accenni a diminuire.
Anche questo fine settimana sono stati celebrati compleanni e ricorrenze varie, con massiccia presenza di persone, in gran parte giovani. E’ vero che la vita non si deve fermare, che non si può bloccare l’economia, ma è sbagliato pensare che tanto siamo al sicuro, lontani dalle zone focolaio e dalle cosiddette zone rosse. Le nuove restrizioni imposte dal governo poche ore fa ci impongono di cambiare anche al sud il nostro stile di vita. Se così non sarà, le limitazioni arriveranno anche nelle regioni del sud.
Nessun divieto, ma tanto buon senso. E’ vero che parte dell’economia cittadina è già stata “bastonata” con il mancato svolgimento del carnevale e che questa emergenza sanitaria sarebbe un’altra pesante mazzata, ma è anche vero che siamo chiamati tutti ad un ulteriore grande sacrificio. Limitare al massimo le iniziative pubbliche, regolare gli ingressi ed evitare gli assembramenti di giovani. Un sacrificio oggi per evitare di rimanere poi chiusi per mesi in caso di ulteriore aggravamento dell’emergenza sanitaria.
Oggi è necessario attenersi scrupolosamente ai consigli per la prevenzione e la riduzione dei contagi. Non fare nulla che possa espandere il contagio. E’ un sacrificio gigantesco, ma è impensabile chiudere le scuole e poi uscire la sera e stare fuori fino a tardi.