E IL CANSALAMONE VA. PROCEDURE VELOCI PER LA RICOSTRUZIONE DEL VIADOTTO
Si adotteranno le misure d’emergenza gestite direttamente dalla Struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico. I soldi sono disponibili e sono quelli del Patto per il Sud
Il viadotto Cansalamone si sveglia dal sonno. Un dolce risveglio, ma soprattutto la certezza che passi avanti significativi sono stati compiuti. La certezza nasce nel corso della riunione svoltasi lo scorso mercoledì a Palermo, quando la struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico ha convocato a Palermo il sindaco Fabrizio Di Paola, l’assessore ai Lavori Pubblici Ignazio Bivona e il dirigente tecnico ingegnere Giovanni Bono.
La struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico è un organismo che gestisce i fondi del Patto per il Sud, siglato nei mesi scorsi tra l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e l’attuale presidente della Regione, Rosario Crocetta. Ha le prerogative di operare con poteri straordinari, tipici dello stato di emergenza. Ciò significa che l’organismo supera tutte quelle pastoie e lentezze burocratiche che, di fatto, trasformano i normali tempi operativi in “biblici”. Commissario straordinario è ilPresidente della Regione, o il suo delegato, l’Assessore al Territorio e Ambiente.
Durante la riunione è stato ribadito che i fondi destinati alla demolizione e alla ricostruzione del viadotto Cansalamone sono di 2.930.000 euro. Ma ciò che è importante è che la struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico è, nel contempo, stazione appaltante e committente. Ciò, evidentemente, toglie dalle sabbie mobili della burocrazia il Comune di Sciacca. Sarà, infatti, la struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico a pensare all’approvazione del progetto (che sarà quello elaborato dal Genio Civile di Agrigento), e proseguire con l’appalto dei lavori.
I soldi, almeno una prima parte della somma totale messa a disposizione dal Patto per il Sud, è disponibile già con l’arrivo di gennaio. Dunque, il viadotto Cansalamone si sveglia dal lunghissimo sonno ed è immaginabile ipotizzare che la prossima primavera porterà già risultati tangibili. L’attuale viadotto verrà demolito e ricostruito interamente.
A beneficio dei nostri lettori, rinverdiamo la cronologia della vicenda del viadotto Cansalamone
23/07/2011 Il viadotto sul Cansalamone è stato chiuso al traffico veicolare a causa di un incidente stradale che aveva compromesso la stabilità del guardrail;
29/07/2011 L’amministrazione comunale si attiva affinchè intervenga la società “Sicurezza e Ambiente Spa” per rispristinare e mettere in sicurezza il viadotto, cosa che avviene dopo pochi giorni collocando un semaforo e istaurando il senso alternato; su intervento dell’Utc si evidenzia che tutti i cordoni laterali del ponte che stanno alla base ed a supporto dei guard rail, risultano ammalorati e quasi tutti i montanti della stessa protezione dell’arteria sono fatiscenti e non assicurano la piena idoneità delle barriere di sicurezza;
22/08/2011 Il viadotto viene chiuso al traffico veicolare e si chide la consulenza di un esperto per una diagnosi e affinché relazioni sulla possibilità di riapertura;
17/11/2011 L’ingegnere Pasquale Mancuso firma una pre-intesa con il Comune di Sciacca finalizzata alla sottoscrizione del nuovo disciplinare di incarico per il monitoraggio e la redazione del progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza del viadotto;
Lo stesso tecnico aveva avuto un primo incarico nel 1999 dall’allora commissario Marsala, ma nel tempo non si è potuto completare l’intervento previsto, con il tecnico che è rimasto senza aver ricevuto una prestazione corrispondente a 44 mila euro;
Con la nuova intesa, il professore Mancuso si impegnava a chiudere con il passato e ad accettare la somma di 44 mila euro, che doveva essere riconosciuta come debito fuori bilancio dal Consiglio comunale;
Il nuovo disciplinare di incarico prevedeva una prestazione, al netto dello sconto, di 57 mila euro; a ciò bisognava aggiungere due step di monitoraggio che dovevano effettuare ditte specializzate per un costo di circa 80 mila euro; nella pre-intesa si stabiliva che il professore Mancuso si sarebbe occupato anche della progettazione e direzione dei lavori del secondo step di indagini, nonché del progetto definitivo con cui acquisire il finanziamento necessario alla ristrutturazione del viadotto;
20/11/2011 I commercianti della zona Cansalamone riferivano di un imminente avvio della petizione popolare contro la chiusura e contro il ritardo nella definizione delle procedure per la messa in sicurezza dell’importante infrastruttura.
Marzo 2012 Le risultanze del monitoraggio relativo al viadotto Cansalamone, eseguito dalla società 4M di Bolzano, venivano sottoposte allo studio del professore Mancuso che doveva stabilire se sarà possibile aprire il traffico, seppur limitato e in senso alternato;
23/03/2012 il commissario straordinario Paolo Barone intratteneva diversi incontri con i funzionari dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sciacca per fare il punto della situazione sul viadotto “Cansalamone”; servivano 250 mila euro solo per la sostituzione dei guardaril e il rifacimento dei cordoli dove ancorare gli stessi; la suddetta somma poteva essere attinta dal mutuo di 500 mila euro già contratto, dalla precedente amministrazione; tale somma era destinata per la manutenzione della viabilità in contrada Isabella e non poteva quindi essere stornata per i lavori di manutenzione sul viadotto Cansalamone.
4/05/2012 Si apprende che il monitoraggio rileva che il pilastro del viadotto Cansalamone si è spostato di 35 cm. con un movimento di rotazione e di scivolamento, dato ritenuto allarmante; il professore Mancuso, visionato i risultati del primo step del monitoraggio elabora la relazione, che fa emergere rischi di cedimento o rottura di qualche palo interno, con l’applicazione di tecniche di intervento che non lascerebbero la possibilità di essere attuate con il transito sul viadotto;
8/06/2012 la giunta municipale approva la delibera del progetto esecutivo per la realizzazione delle prime opere necessarie alla messa in sicurezza il viadotto del Cansalamone; nuove barriere (guard-rail) per tutta la lunghezza del ponte, sistemazione di un impianto semaforico, la collocazione della nuova segnaletica verticale e orizzontale, la rimozione delle parti dei cordoli del ponte fatiscenti; da una relazione tecnica, il 23 maggio, dell’ingegnere Pasquale Mancuso, si sottolinea la necessità di adottare alcune prescrizioni, ovvero la istituzione del senso unico alternato disciplinato da impianto semaforico; il divieto di transito veicolare di automezzi dipeso superiore a 3 tonellate a pieno carico; il limite di velocità di 30 Km/h;
Per la spesa necessaria alla realizzazione della messa in sicurezza del viadotto, viene utilizzato parte del mutuo di 500 mila euro già ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti della precedente amministrazione.
4/07/2012 viene aperto il cantiere dei lavori di sistemazione della parte viaria del viadotto Cansalamone, al fine di garantire la riapertura del ponte entro il mese di luglio, ma con traffico a senso alternato.
20/08/2012 veniva riaperto il traffico sul viadotto;
6/02/2013 Il dirigente del 4° settore lavori pubblici, firma l’atto che assegna i lavori di monitaraggio di una pila all’ing. Pietro Orlando, di Alcamo; tale monitoraggio della pila 6 del ponte sul torrente Cansalamone permette di accertare eventuali ulteriori movimenti della pila stessa.
17.01.2014 il viadotto Cansalamone viene nuovamente chiuso al traffico. L’ingegnere Pasquale Mancuso, incaricato delle indagini diagnostiche sulle strutture in cemento armato del Viadotto Cansalamone (fase 2), trasmetteva al Comune di Sciacca la relazione tecnica con l’esito dell’attività strumentale eseguita. Le indagini evidenziavano “condizioni attuali di criticità di gravissimo livello” che inducevano l’ingegnere Mancuso a consigliare “la chiusura del viadotto al traffico a tutela della pubblica incolumità”.
Il sindaco Fabrizio Di Paola, con propria ordinanza, disponeva la chiusura del viadotto in attesa di successive determinazioni sugli interventi che si andranno a pianificare:
11/03/2014 apprendevamo che era stato presentato il progetto, che prevedeva la soluzione definitiva del problema e che occorreva reperire circa 3 milioni di euro per i lavori;
10/4/2015 Il progetto preliminare è pronto e prevede una proposta d’intervento definitivo sulla messa in sicurezza del Viadotto Cansalamone. Si è in attesa della pubblicazione del finanziamento. L’intervento risolutivo per mettere in sicurezza il viadotto Cansalamone risulta nell’elenco di opere di intervento previste per la mitigazione del rischio idrogeologico predisposto dall’assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Tali interventi trovano finanziamento attraverso l’autorizzazione di spesa prevista dalla delibera Cipe del 20 febbraio. L’elenco con tutti gli interventi finanziati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica sarà pubblicato entro il prossimo 20 aprile. L’importo dell’intervento è di 2 milioni e 930 mila euro. Il Genio Civile si sta occupando della progettazione. Si convoca una conferenza di servizi per illustrare l’intervento progettato, convocando i vari enti interessati per il rilascio degli eventuali pareri, nulla osta o autorizzazioni. Sono già stati acquisiti diversi pareri per la prosecuzione dell’iter, tranne quello dell’Ufficio Vas, non presente all’incontro.
9/1/2016 Niente soldi necessari per l’intervento di manutenzione straordinaria con fondi del Commissario delegato per la realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia. Si blocca nuovamente tutto.
10/9/2016 Nel Patto per la Sicilia sono previsti circa 3 milioni di euro per il viadotto Cansalamone.
14/12/2016 La Struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico convoca a Palermo il sindaco Di Paola, l’assessore Bivona e l’ingegnere Bono. Comunica l’iter che seguirà, la dfisponibilità dei fondi, e la gestione con poteri straordinari della procedura di appalto.