E’ calato il sipario sulla rassegna “Note di Volta”. Pippo Graffeo convince nella versione poeta
SCIACCA- La rassegna “Note di Volta”, proposta da Italia Nostra e Skenè dinanzi l’ex Chiesa Santa Maria della Raccomandata, ha chiuso la sua quinta edizione con la splendida performance del duo composto dall’attore Pippo Graffeo e dal maestro Ignazio Catanzaro che hanno portato, per la prima volta in scena, il dramma poetico-musicale “Quaetari a lu smannu. L’ultimo viaggio di Ulisse”, dedicato alla memoria dell’indimenticato artista Cosimo Barna.
Il dramma, scritto ed interpretato da Graffeo, accompagnato dalle musiche originali di Catanzaro, è tratto dal XXVI Canto dell’Inferno di Dante Alighieri e racconta l’ultimo viaggio di Ulisse attraverso gli occhi e la voce di un marinaio, componente della sua ciurma. La voce fuori campo è di Mariano Riccio, con i contributi musicali di Giuseppe Di Benedetto e il lavoro di sound design di Accursio Graffeo.
La serata, condotta da Olga Galluzzo, si è chiusa con una seconda parte dedicata al cabaret con Pippo Graffeo vero e proprio one man show, tra risate, spensieratezza e satira pungente.
Pippo Graffeo ha dimostrato la capacità del doppio ruolo, quello del poeta e del cabarettista. E’ pleonastico tentare di collocare Graffeo nel solo ruolo noto a tutti, quello del cabarettista. Ieri sera ha dimostrato di tenere le redini anche nella versione più “impegnativa”, dove al sorriso del cabaret si sostituisce il dramma, l’irrazionalità dell’essere umano elemento costante nella storia. Irrazionalità che allora come oggi porta dramma e lutti per sete di potere.
Filippo Cardinale