E ADESSO DI PAOLA CAMBI MARCIA. IL RODAGGIO E’ TERMINATO, SERVE LA SVOLTA
Oggi il sindaco Paola incontra la stampa per fare il punto sulle attività dell’anno che volge al termine. La prima novità è che cambia l’impostazione della conferenza stampa. Non una valanga di fatti gettati ai giornalisti, ma un confronto alla cui radice c’è lo scambio tipico della conferenza stampa: domanda e risposta. Almeno questa è l’idea del sindaco.
L’abitudine radicata nella città termale ha fatto si che la conferenza stampa perdesse il suo vero significato, divenendo occasione di invito ai fans dei politici, occasione per elencare i meriti. I tempi della televisione hanno, poi, peggiorato la cosa. Domanda e poi via. Si è perso l’anima della conferenza stampa, la capacità dei giornalisti di trarre “spunti” attraverso il gioco della domanda e della risposta. Le conferenze stampa di fine anno si sono, anche, trasformate in una vetrina di “giornalisti” il cui lavoro fatica ad essere individuato. Tanti non scrivono, non fanno servizi, hanno una tessera, forse scaduta. Si sono trasformate, le conferenza stampa di fine d’anno, in una sorta di presenza “di gala”. Il sindaco avrà modo di illustrare ai giornalisti le attività dell’anno, ma si aprirà un confronto tra Amministrazione comunale e stampa che, ne siamo certi, darà buone possibilità di approfondimento.
La Giunta Di Paola ha preso le redini all’inizio del secondo semestre del 2012. E’ innegabile riconoscere la presenza costante e a tempo pieno dell’Amministrazione comunale nella gestione della cosa pubblica. Il primo anno è quello del rodaggio. E’ necessario un tempo iniziale per far partire la macchina amministrativa. Il rodaggio è terminato. Riconoscendo alla Giunta Di Paola l’impegno profuso nell’ordinaria amministrazione, adesso è il tempo dell’inversione di marcia.
Fabrizio Di Paola deve tracciare tre-quattro obiettivi di grande respiro. Quegli obiettivi che segnano la crescita di una città, la svolta di una città. In buona sostanza, adesso è il tempo di uscire dall’ordinaria amministrazione per entrare a piè sospinti nella vera programmazione, nel raggiungimento di veri obiettivi straordinari. Spazzare la città, inserire qualche vaso, qualche targa in ceramica, e via dicendo, devono essere attività da espletare in silenzio per via della loro ordinarietà. Vogliamo capire quale Sciacca il sindaco Di Paola e i suoi assessori lasceranno. Il ritmo sostenuto dal sindaco è notevole e riconosciuto. Anche apprezzato. Ma una nave ha bisogno del ritmo dell’intero equipaggio per navigare con successo.
Il sindaco si sbrighi a mettere a regime tutti gli assessori. Una marcia all’unisono non può che giovare al raggiungimento degli obiettivi. Ma lo faccia senza usare il bilancino del farmacista in nome di “pesi” dei partiti. Non crediamo che Di Paola si faccia ingessare. Ma adesso, inserisca la marcia lunga.