DUE ASSESSORI PER UNA TASSA
Non e’ ancora istituita e la tassa di soggiorno ha due papà. L’assessore al Turismo, Salvatore Monte, e l’assessore al Bilancio, Vincenzo Porrello. Il primo dichiara che la tassa sarà destinata a potenziare e incrementare i servizi al turismo. Il secondo già mette le mani avanti e dichiara che una parte sarà destinata al carnevale.
Ciò che ci fa paura è che i soldi che si introiteranno dalla istituenda tassa si disperdano in scopi che si scostano dagli obiettivi reali. La premessa c’è già. L’intervento dell’assessore al Bilancio la dice lunga. Insomma, se non in maniera marcata, già si litiga sulla destinazione.
Bisognerà comprendere, e questo lo chiediamo all’assessore Monte, competente al Turismo, con quali criteri obiettivi discriminerà un “grande evento” da altri “meno grandi”. E perchè, ad esempio, la festa di San Pietro e Paolo deve essere considerata di serie B rispetto ad un’altra.E la festa della Madonna, quella invernale e quella estiva? E il ferragosto? E l’estate saccense? Sono solo pochi esempi.
Insomma, si rischia di ingenerare discriminazioni senza fine. Forse, prima di rilasciare dichiarazioni, sarebbe meglio riflettere sul cosa fare. Altrimenti, nella confusione, è meglio lasciare le cose così per come sono.
E’ la storiella del padre di famiglia che rimprovera i figli ancor prima di comprare l’auto. Questo signore aveva in mente di acquistare un’auto. I due figlioletti cominciarono a litigare, solo all’idea di compare l’auto. Ognuno voleva sedersi accanto al padre. Ma il posto disponibile era uno. Tante grida e litigi. Poi il padre, con tono grave, disse: ora basta, scendete dall’auto.