D’ORSI: INVITO A COMPARIRE PER CONCUSSIONE E TRUFFA
Notificato un avviso come persona sottoposta a indagini
Il preisdente della Provincia, Eugenio D’Orsi, deve presentarsi alla Procura delle Repubblica per essere interrogato come persona sottoposta a indagini. I reati ipotizzati sono peculato, concussione e truffa. Il provvedimento all’esponente politico è stato notificato dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza.
Nell’inchieesta entrerebbero atti compiuti dal presidente della Provincia di Agrigento relativi alla messa in dimora nella sua abitazione di 40 palme di proprietà dell’Ente, che, sostiene la Procura, erano invece destinate a spazi verdi pubblici, aiuole di scuole e al giardino botanico. Secondo la tesi dell’accusa, D’Orsi avrebbe fatto svolgere lavori in una sua proprietà senza pagarli, o pagandoli di meno, a imprese che avevano in esecuzione appalti con l’Ente e avrebbe usufruito di rimborsi spesa per pasti in realtà non sostenuti o non nell’interesse pubblico.
Secondo la Procura della Repubblica, D’Orsi avrebbe conferito incarichi esterni per esigenze per le quali l’Ente avrebbe potuto fare fronte con proprio personale.