DOPPIO INCARICO, CHI SPERA NELLE DIMISSIONI

Ieri pomeriggio il sindaco Francesca Valenti ha palesato un auspicio, e cioè che gli assessori nominati si dimettano dalla carica di consiglieri comunali. Chi conosce il carattere del sindaco, e chi già comincia a conoscerlo, sa che dietro il tono gentile, pacato, soft, c’è tutta la determinazione di una donna il cui obiettivo da dimostrare è quello della svolta, del si gira pagina.

Nella Giunta municipale appena insediatasi, ci sono due assessori che sono stati eletti consiglieri comunali. Ma questa cifra è destinata a salire a tre nel rispetto degli accordi che prevede l’ingresso in giunta anche di Giuseppe Ambrogio.

Ma chi sono gli esclusi che attendono che l’auspicio della Valenti si concretizzi? Sono due i partiti interessati.

Sciacca Democratica. Se si dovesse dimettere da consigliere comunale Filippo Bellanca, entrerebbe Gianluca Guardino, ex assessore della Giunta Di Paola, primo dei non eletti con 176 voti. Se poi si concretizza l’ingresso di Ambrogio in Giunta, a essere “ripescata” sarebbe anche Cinzia Martin, seconda dei non eletti con 135 voti.

Uniti per Sciacca. In Giunta c’è Paolo Mandracchia. Se si dovesse dimettere da consigliere comunale, entrerebbe in Aula Falcone-Borsellino Accursia Friscia, meglio conosciuta Silvana. Risulta la prima dei non eletti con 118 voti.

Fermo restando che quello espresso da Francesca Valenti è un auspicio, va ricordato che la stessa questione si è verificata con l’Amministrazione Di Paola. Durante la sindacatura, i consiglieri comunali che furono poi nominati assessori si dimisero dalla carica di consigliere comunale. Chi subito, chi dopo un pò, ma lo fecero.

Sono questioni di carattere interno ai partiti. Ma soprattutto riguardano la sfera delle decisioni personali di chi si trova davanti l’interrogativo da sciogliere.