DOPO UN MESE ANCORA NON RIPARATA LA PERDITA DI VIA LA PIRA (fotogallery)
Un mese fa avevamo pubblicato sul nostro giornale la copiosa perdita che ha origine a monte della via Giorgio La Pira, attraversandola tutta e terminando in via Allende. La perdita invade anche parte della via Quasimodo e costeggia il Tribunale. La perdita, ovviamente, risale ad un tempo superiore rispetto ad un mese fa, data del nostro articolo (https://www.corrieredisciacca.it/tribunale-tra-transenne-e-fiume-di-acqua-e-qualcuno-spruzza-ottimismo-fotogallery/).
Oggi, a distanza di un mese, la perdita continua copiosa, permangono i disagi, segue lo spreco del bene prezioso qual è l’acqua pubblica. Se il concetto di acqua pubblica è legato alla “visione” pubblica, allora l’obiettivo è centrato. Centinaia e centinaia di cittadini possono, senza difficoltà, vedere come si disperde l’acqua pubblica.
Rimane anche la grossa buca, tradizionalmente transennata, in via Quasimodo, al centro della stanza e a ridosso dell’ingresso posteriore del Tribunale. La definimmo, per sarcasmo, che quella è una “transenna uguale per tutti” in considerazione che è a ridosso del Tribunale dove nelle aule giudiziarie capeggia la scritta “la legge è uguale per tutti”. Ebbene, la legge saccense della transenna non risparmia un luogo delicato come il Palazzo di Giustizia. E rimane indisturbata, da un mese. Pare che segua anche il detto che la giustizia ha tempi lunghi. Anche la riparazione di una buca a Sciacca ha tempi che superano,per lentezza, quella della giustizia. In verità, i tempi della giustizia del Tribunale di Sciacca sono abbastanza celeri e lo dimostrano le statistiche. I processi celebrati dal Tribunale di Sciacca sono tra i più veloci d’Italia. Resta al palo, la tempistica di riparazione delle buche presenti sulle strade cittadine. Ovviamente, le buche sono accompagnate da una presenza duratura delle transenne.
Facciamo appello all’assessore ai servizi in rete, Carmelo Brunetto, che è anche avvocato e frequentatore, per ragioni legate alla professione, del palazzo di Giustizia. Confidiamo in un suo autorevole sollecito al gestore del servizio idrico.
Filippo Cardinale