Dopo i toni duri della diffida dell’Adpl, Leonte esprime “solidarietà e vicinanza” al Comandante Calìa
SCIACCA. Dopo la diffida inviata dall’Associazione per i diritti e protezione dei lavoratori (Adpl, con sede a Milano) che contiene una lunga sfilza di diritti che sarebbero stati disattesi nei confronti del personale della Polizia Municipale, oggi l’assessore alla Polizia Municipale, Fabio Leonte, prende le distanze dai toni contenuti nella diffida e dà il sostegno al Comandante Francesco Calìa.
La diffida, pur toccando una filiera di “inadempienze”, era diretta al Dirigente del 7° Settore, appunto il Comandante.
Fabio Leonte definisce la diffida foriera di elementi “diffamatori e minacciosi”.
Nell’esprime la sua piena “solidarietà e vicinanza”, Leonte scrive che “non so quanti e quanti sono i lavoratori che si sono rivolti a questa Associazione, ma sono certo che la stragrande maggioranza dell’organico della Polizia Municipale non condivida il tono ed il contenuto della diffida”.
Nella sua duplice veste di assessore alla Polizia Municipale e alle Risorse Umane, Leonte dice di aver “cercato di affrontare in maniera concertata i problemi. Credo, invece, che l’Associazione con il proprio intervento piuttosto che cercare di “instaurare il dialogo” ponga fine a qualsiasi interlocuzione”.
Leonte è convinto che “la ricerca dello scontro ad ogni costo non faccia bene né ai lavoratori, né al Comando della Polizia Municipale, né alla Città”.
Infine, Leonte auspica che vengano abbassati i toni e che prevalga il buon senso”.
Filippo Cardinale