“Domus”, la mostra del pittore Franco Gulino nell’ex chiesa dello Spasimo

SCIACCA. L’apertura, seppure momentanea, dell’ex chiesa dello Spasimo è un dono grazie alla Via dei Tesori. Un’opportunità, che giunge dopo sessanta anni di chiusura, di un edificio religioso che è stato ricostruito nel 1632 e rimaneggiata nel 1807.

Una storia lunga quella dell’ex chiesa dello Spasimo, prima luogo sacro e poi, nel “900, divenuta sezione della Corte di Assise di Agrigento. Poi venne chiusa e lasciata al degrado. E’ stata oggetto di interventi di riqualificazione con fondi pubblici. Oggi necessita di ulteriori interventi a completamento della ristrutturazione interna. Il tetto, cadente, è stato interamente ristrutturato.

La Via dei Tesori offre la possibilità, non solo ai saccensi, di visitarla. Entrare in questo luogo offre ancora un’emozione: la mostra del pittore Franco Accursio Gulino. Le possibilità di visita sono nei weekend del 9 e del 16 ottobre. L’artista saccense Gulino ha donato ancora un’opportunità per apprezzare la bellezza e l’arte.

Domus è la mostra personale di Gulino, la cui inaugurazione è fissata il9 ottobre alle ore 18:30.  Il maestro Gulino, all’interno dell’ex chiesa dello Spasimo, ha trovato una dimensione ideale e le sue opere esposte trasmettono messaggi inequivocabili che segnano i tempi di una società incerta, di una società che ha perduto i valori. Lo si percepisce pienamente visitando una stanzetta a fianco l’altare, nascosta e lasciata nel suo stato di incuria. Ma il suo stato non è importante, anzi si amalgama con l’opera esposta e le pietre numerate poggiate, disordinatamente, a terra.

Gulino, nel suo quadro, si trova tra due scimmie. Lui appare in bianco e nero, come la società in cui viviamo priva di valori e dove i colori sembrano spenti dalla frenesia dei tempi attuali. A terra sono poggiate pietre numerate. E’ chiaro il messaggio di Gulino che intravede una società i cui comportamenti sono animaleschi, e le pietre a terra e numerate indicano la perdita di identità dell’uomo. Una società in cui il valore umano è sostituito da numeri, freddi e senza anima, senza dignità.

Filippo Cardinale

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Biografia di Franco Accursio Gulino. Nasce a Sciacca nel 1949. Si abilita all’insegnamento di Storia dell’Arte, Disegno geometrico e architettonico presso l’Università di Palermo. Dopo avere operato a Milano e Ferrara tra il 1970 e il 1973 oggi vive tra Sciacca e Roma. Il lavoro di Gulino riscuote attenzione e interesse e al ciclo di opere dedicato all’isola Ferdinandea, interpretata come un’entità pensante che sceglie la libertà e rifiuta la violenza e l’ottusità degli uomini, inabissandosi, nel marzo del 2000 viene dedicata un’intera pagina dell’Herald Tribune. Nel 2001 viene realizzato il video d’arte Ferdinandea l’isola pensante (opere pittoriche di F.A.Gulino, regia di Daniele Salvo e Claudio Pappalardo. Co-produzione Comune di Palermo e Fahrenheit 451 Teatro, Torino) presentato nel 2006 al Festival Internazionale di Cinema e Documentario di Palazzo Venezia a Roma. Nel ventennio 1970-1990, Gulino riceve importanti riconoscimenti e premi ed è impegnato in numerose mostre personali e collettive. Da un’idea dell’artista, nel 1985 nasce Sciacca per l’Africa, un contribuito artistico-culturale contro la fame nel mondo la cui presentazione è di Francesco Renda. Del 1997 è la mostra personale a New York dal titolo Design and the Embalmer, presentata da Gioacchino Lanza Tommasi all’Istituto Italiano di Cultura presso The Art Gallery “La Guardia Hall”, sul cui catalogo, edito dalla casa editrice Sellerio, scrive Robert Viscusi. L’anno successivo espone le opere della personale presso The Art Gallery at Brooklyn College e presso Allen Priebe Gallery nel Wisconsin. A Gulino viene dedicato un seminario di studi sulle fonti colte e popolari che costituiscono la matrice del suo lavoro artistico. Nel 1999 viene organizzata a cura di “La centrale dell’arte” di Roma la mostra personale In/Out presso i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Protagoniste sono adesso le vecchie porte dipinte e reinventate dal maestro per suggerire il tema dell’attraversamento, della disponibilità al dialogo e della memoria culturale. A scrivere per l’artista è Maria Catalano Rand. Del 2003 è la mostra personale In medio stat virtus realizzata alla Fondazione Orestiadi di Gibellina la cui presentazione è di Gianluca Ranzi. Le installazioni-librerie che ospitano volumi scolpiti e dipinti nel legno svelano il lavoro artistico di Gulino che da sempre si è mosso sul versante tra culture diverse, nel tentativo non solo di avvicinare mondi ritenuti lontani e impermeabili, ma di mostrare le molteplici interconnessioni tra Oriente e Occidente. «Le porte aperte», scrive Ranzi, «il soffermarsi sull’idea della soglia da attraversare e della sua potenzialità di comunicazione e collegamento, i libri capaci di parlare una lingua che non appartiene a nessuno e quindi assolutamente universale e archetipale, sono tutti temi affrontati da Gulino nella sua opera». Nel 2004, in occasione del Concerto a dieci voci per l’Europa al Piccolo Teatro di Milano per l’entrata di nuovi paesi nell’Unione Europea, l’artista realizza l’opera Tabularium. Del 2007 è il Catalogo ragionato delle opere di Gulino realizzato dalla casa editrice Millenium di Roma la cui presentazione è del critico Costanzo Costantini. Nel 2011 viene inaugurata a Nairobi, in Kenia, la mostra personale Camminanti, parola che raccoglie in sé la storia dei migranti, dei clandestini, degli uomini in viaggio e in trasformazione a cui Gulino dedica la sua pittura da oltre un ventennio. «Nella sua opera», scrive Laura Anello, «i clandestini sono al centro di una riflessione che attraversa sì l’attualità dei rifiuti, dei respingimenti, della diffidenza, ma che diventa esistenziale, ontologica». Uno dei temi che hanno caratterizzato costantemente la produzione di Gulino è infatti la clandestinità intesa anche come condizione dell’esistenza, in cui i clandestini sono i passeggeri dei barconi che rischiano di inabissarsi pur di raggiungere la libertà, ma sono anche coloro che attraversano la vita, i non allineati, i ribelli. L’artista è stato invitato a rappresentare l’arte contemporanea dall’Ambasciata e dall’Istituto Italiano di cultura in Kenia nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità. Il catalogo è della casa editrice Sellerio, la presentazione di Carlo Bertelli. Sin dagli inizi degli anni Novanta F. A.Gulino è impegnato nella realizzazione di un poderoso ciclo di più di centocinquanta opere dedicate alla figura di Pier Paolo Pasolini. Alcune opere del ciclo vengono scelte per lo spettacolo teatrale P.P.P. Siamo tutti in pericolo la cui regia è di Daniele Salvo (Teatro Stabile di Torino, 2007; Teatro dei Filodrammatici di Milano, 2007; Teatro Vascello di Roma, 2015; Teatro Franco Parenti di Milano, 2015). Nel 2012 espone a Roma nella mostra collettiva PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini, mostra d’arte contemporanea ispirata alla poesia dello scrittore, a cura di Flavio Alivernini. Il catalogo, edito da Fandango Libri, è introdotto dal testo critico di Achille Bonito Oliva. Nel novembre dello stesso anno, sempre al ciclo su Pasolini, la rivista culturale MicroMega dedica la copertina e le pagine interne. Del 2014 è la mostra personale Clandestini. Passano all’asta i sogni, a cura di Laura Anello, inaugurata a Palermo all’interno delle Carceri dell’inquisizione spagnola di Palazzo Steri. Nel 2015 viene invitato ad esporre nella mostra collettiva Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi. Dello stesso anno è la mostra personale Memorie. Ritratto d’artista, a cura di Paola Nicita, inaugurata a Palermo presso Palazzo Ziino (GAM). Il catalogo è della casa editrice Caracol Edizioni, la presentazione è di Paolo Flores d’Arcais. Da luglio a settembre 2015 espone nella mostra Eolie 1950/2015. Mare Motus. L’isola nell’arte contemporanea dalla Sicilia al Cile, a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi, inaugurata negli spazi suggestivi del Castello di Lipari (chiesa di Santa Caterina ed ex carcere). Nel 2015 inoltre la Galleria Agorà di Palermo gli dedica una personale dal titolo Ecce homo a cura di Stefania Gioacchino. Dal 2015 ad oggi espone in una personale permanente al Verdura Resort Sicilia – Rocco Forte Hotels. Nel mese di giugno 2016 la trasmissione X Stile. Viaggio in Sicilia – arte, cucina e natura, a cura di Raffaella Bianchi, gli dedica un’intervista che va in onda sulle reti Mediaset. Nello stesso mese viene invitato a partecipare all’evento Pasolini. Un poeta presso La Dogana di Milano sita in piazza Duomo. Dal 25 al 30 settembre 2016 espone nella collettiva Per raccontare l’arte presso lo Spazio Contemporaneo Agorà di Palermo. Dal 2 a 14 ottobre dello stesso anno la Galleria Horti Lamiani di Roma gli dedica la personale Passano all’asta i sogni. Nel 2017 è invitato ad esporre nella mostra Imago mundi. Rotte Mediterranee che coinvolge artisti di 19 paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che si svolge a Palermo dal 18 febbraio al 10 marzo nell’ambito della Biennale Arcipelago Mediterraneo presso i Cantieri Culturali alla Zisa – Spazio Zac – Zona Arti Contemporanee. Nel maggio dello stesso anno viene invitato a partecipare alla mostra collettiva Scorrimento veloce presentata dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina. Da settembre a ottobre 2018, presso lo Spazio Contemporaneo Agorà e Spazio Edicola di Palermo, espone nella mostra personale dal titolo Black Friday, a cura di Stefania Giacchino ed Anthony Francesco Bentivegna, che si inserisce nel ciclo di eventi nazionali ed internazionali di Palermo capitale italiana della cultura. «La serie Black Friday», come scrive Stefania Giacchino, «è uno dei momenti di riflessione di Franco Accursio Gulino con un marcato riferimento alla situazione odierna e dunque all’’arte in saldo come ad un’arte svilita che attira continuamente nuovi protagonisti e nuovi acquirenti e che non guarda alla sostanza ma alla forma». Nel 2019 viene invitato ad esporre alla I° Biennale di St. Moritz (Svizzera), presso il Forum Paracelsus, evento curato da un comitato scientifico presieduto dal professor Egidio Maria Eleuteri e dalle storiche dell’arte Martina D’Ambrosio ed Elisa Susanna. In tale evento l’artista viene premiato per “la plasticità, l’emozione, il recupero della verità della memoria, del bello nei suoi vari cicli di dipinti”. Da aprile a giugno dello stesso anno, le opere del ciclo Black Friday sono esposte in una mostra personale presso l’Hôtel de Paris di Monte-Carlo. Dal 7 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020 espone nella personale Corde tese e passi a cura della Fondazione Orestiadi di Gibellina presso il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo (Palazzo Belmonte Riso). Nel 2021 è invitato ad esporre in occasione dell’evento START Art Fair London presso Saatchi Gallery di Londra e nella collezione permanente del MAC- Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao di Gibellina. Da agosto a settembre 2021 espone alla mostra Memento Monocromo a cura di Anthony Francesco Bentivegna presso la Galleria Espace di Mazara del Vallo. Dal mese di giugno dello stesso anno l’opera dal titolo Passano all’asta i sogni si trova presso il Quirinale – Presidenza della Repubblica italiana. Sull’artista sono stati realizzati documentari e Video d’Arte, tra cui Quanti soggetti tu sei? e Ritratto d’artista. Franco Accursio Gulino della regista austriaca Johanna Tschautscher. Quest’ultimo è risultato vincitore del premio International Film Festival on European Art, ART & FILM 2006-TELC di Praga. I documentari sono stati presentati in diverse città europee. Numerose anche le interviste e i servizi sull’opera di Gulino dedicate dalle reti Rai (Rai 1, Rai 3, Rai Radio 1, Rai Radio 3) e Mediaset. Dalla continua produzione letteraria e pittorica di Gulino nascono anche i cortometraggi scritti e diretti dallo stesso artista. Le sue opere sono esposte in rassegne nazionali ed internazionali e sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.