Domani sera consiglio comunale: Termine e Messina ira elettorale forse sbollita. Commissioni: Ambrogio e Curreri papabili
SCIACCA. Domani sera la seduta del consiglio comunale di Sciacca che deve eleggere componenti e presidenti delle commissioni consiliari, per le quali sembra si vada ad un accordo tra la maggioranza consiliare che fa capo alla coalizione che ha sostenuto Ignazio Messina e la minoranza consiliare che sostiene il governo cittadino.
L’ipotesi è quella della concessione di due delle sei presidenze di commissione consiliare permanente alla minoranza consiliare, in base ad una intesa sulla quale le due massime cariche istituzionali cittadine, Fabio Termine e Ignazio Messina, pare vogliano lavorare nell’interesse della città. I papabili alle due presidenze sarebbero Giuseppe Ambrogio e Alessandro Curreri.
Dopo gli scontri in campagna elettorale e il caso del ricorso al Tar, Messina e Termine si sono più volte incontrati, anche in occasione di eventi pubblici, e sembra che abbiamo “sbollito”, o comunque nettamente diminuito, l’intensità del confronto politico. Continuare a fare polemiche non conviene a nessuno dei due. La città questa volta non perdonerebbe a nessuno un atteggiamento di litigiosità che ha trascinato tutti in un mare di difficoltà. Anche chi nelle due coalizioni ha un atteggiamento radicale, dovrà adeguarsi a più miti atteggiamenti.
Anzi, la sensazione è che per Messina forse i problemi maggiori siano all’interno della sua coalizione, dove a suo volta non è stato smaltito lo strascico di una elezione a presidente del consiglio “accettata” a denti stretti.
Per la seduta di domani sera c’è un ordine suppletivo che prevede la surroga dei consiglieri Salvino Patti e Valeria Gulotta con i primi dei non eletti nelle rispettive liste, Giuseppe Catanzaro e Giuseppe Ruffo. E poi la variazione di bilancio di previsione 2022-2024 che è anch’essa tavolo di discussione tra maggioranza e minoranza consiliare.
Giuseppe Recca