DOMANI SCIOPERO GENERALE: SPAZIO ANCHE ALLE PROBLEMATICHE AGRIGENTINE, TRA CUI LE TERME
Domani, 12 dicembre, sciopero generale nazionale proclamato unitariamente da CGIL e UIL.
Lo slogan scelto dalle due Confederazioni è: ‘Così non va!’ per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica.
I sindacati vogliono che il governo cambi le politiche sul lavoro. Obiettivo dello Sciopero è rideterminare le condizioni per un cambiamento delle politiche sul lavoro, per un confronto serio sulle prospettive e un equilibrio tra norme sul lavoro e sulla sua creazione. Se il governo tira dritto, noi troveremo le forme nella tradizione del sindacato per continuare la mobilitazione.
Il combinato disposto di Jobs Act e legge di Stabilità secondo i sindacati non favorisce né il lavoro né le imprese che davvero vogliano investire. L’assenza di investimenti, il ridimensionamento dei diritti senza l’estensione delle tutele e senza la riduzione della precarietà sono una miscela che determina deflazione e recessione. Il 12 si sciopera anche perché si deve fare di più per stimolare gli investimenti. Il nodo fondamentale per ‘cambiare verso’ sono gli investimenti che in Italia da 20 anni scendono Lo sciopero prevede, per tutti i lavoratori pubblici e privati, l’astensione pari all’intera giornata lavorativa e manifestazioni a livello regionale, provinciale ed interprovinciale.
Le due Confederazioni, con la mobilitazione del 12 dicembre, chiedono al Governo di ‘cambiare realmente il verso’ delle politiche “inefficaci” e “sbagliate”, un cambiamento che possa così finalmente contrastare il lavoro debole e precario, cancellare le iniquità della legge Fornero sulle pensioni, tutelare i lavoratori ingiustamente licenziati. CGIL e UIL avanzano, inoltre, alcune proposte come: l’universalizzazione degli ammortizzatori sociali; aprire rapidamente la contrattazione nei settori pubblici; investire realmente in vere politiche attive per il lavoro e contrastare la lotta alla corruzione, all’evasione agli sprechi, agli appalti al massimo ribasso.
Ad Agrigento la manifestazione si terrà con un concentramento previsto per le ore 9 in Piazza Cavour da cui partirà un corteo per concludersi a Porta di Ponte dove si terranno i comizi conclusivi dei Segretari Generali Provinciali di CGIL e UIL Massimo Raso e Aldo Broccio.
Nella manifestazione di Agrigento troveranno spazio anche le questioni “agrigentine”, il dramma dell’occupazione, dei precari e dei giovani. Le crisi che hanno segnato il già debole apparato produttivo, le tante vertenze aperte: da quella dell’ITALCEMENTI a quella delle TERME, da quella dei FORESTALI a quelle della FORMAZIONE PROFESSIONALE solo per fare alcuni esempi.