DISEGNO DI LEGGE SULLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, L CONSORZIO SPAZIO CENTRO SCRIVE ALL’ARS: “IL TESTO NON VA VERSO LA SEMPLIFICAZIONE”

Il Centro Commerciale Naturale “Spazio Centro” ha scritto una lettera al’Assemblea regionale siciliana a proposito del Disegno di legge n.68 Testo Unico delle Attività Produttive. Secondo il sodalizio dei commercianti aderenti, il testo “non va verso la semplificazione, (il regolamento attuale comprende 30 articoli invece il nuovo ne prevede 219) ma soprattutto, non è indirizzato a sostegno delle piccole attività localizzate nei centri storici”.

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Con la missiva inviata all’Ars, il Centro Commerciale Naturale “SPAZIOCENTRO” auspica che i deputati “prendano coscienza della situazione economica/commerciale e contribuiscano ad approvare una legge equilibrata, che in questo momento il comparto del commercio si aspetta”.

Questa la lettera inviata.

Alla III Commissione “Attività Produttive”
dell’Assemblea Regionale Siciliana,
E P. C.    Al    Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana
Regione Siciliana

Oggetto: Disegno di Legge n. 683 Testo Unico delle Attività Produttive;

Onorevoli Deputati, il Centro Commerciale Naturale “SPAZIOCENTRO” di Sciacca (AG) è uno dei primissimi CCN riconosciuti, dalla Regione Siciliana. Giusto decreto assessoriale n. 153 del 9 febbraio 2010.

  I “centri commerciali naturali” sono le vie, le piazze e i centri storici in cui spontaneamente e storicamente si sono concentrati, nel tempo, i negozi, le botteghe artigiane, i bar, i ristoranti e i servizi, accanto alle altre funzioni vitali della città. Il centro commerciale naturale restituisce ai consumatori il piacere dello shopping in un ambiente familiare e non artificiale, il gusto di fare acquisti all’aria aperta, con l’assistenza di tanti operatori commerciali, capaci di dedicare a ciascun cliente adeguata attenzione, assistenza e informazione personalizzate.
   A Sciacca, (sicuramente come in altre città della Sicilia), ne esiste ancora uno veramente naturale, se si considera che in un circuito di appena duemila metri insistono più di 200 attività commerciali di vario genere, dall’artigiano orafo al ceramista, dal cinema alle banche, dai bar ai ristoranti, dal più piccolo negozio di abbigliamento al grande e così via. A difesa di queste attività commerciali, dei piccoli imprenditori e impiegati del settore, è necessaria una buona legge. Il disegno di legge che state esaminando in commissione, il Testo unico delle attività produttive. 
   I dirigenti del CCN Spazio Centro, desiderano mettere a disposizione di quest’onorevole commissione, esperienze ultratrentennali e fare le dovute considerazioni.
   Oramai è cosa certa, le liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive così come introdotte dal Decreto Salva Italia senza eccezioni e in tutto il territorio nazionale  non hanno determinato aumento dell’occupazione né dei consumi, ma hanno peggiorato le condizioni di lavoro ed aumentato la precarietà, a causa dell’assenza di ogni regola minima di concertazione sulla programmazione delle aperture e degli orari di lavoro per i vari periodi dell’anno.
   La perdurante crisi economica non ha poi consentito una ripresa dei consumi, mentre si è ingrandita la quota di mercato acquisita dalla grande distribuzione a scapito dei negozi di vicinato che non possono reggere aperture al pubblico per 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. A tal proposito, esiste una proposta di legge, nazionale, d’iniziativa popolare per modificare la legge sulle liberalizzazioni riconsiderando un modello sostenibile del commercio, per città più vivibili, all’insegna della cultura e non solo del consumo, per una maggiore contrattazione in tutela dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi che molte festività rappresentano.
   Per quanto riguarda le grandi strutture di vendita nell’ultimo periodo in Sicilia e soprattutto nel nostro territorio, per esperienza diretta, si è determinato un enorme squilibrio per l’eccessiva concessione di autorizzazioni da parte della Regione.
   E’ necessaria una maggiore attenzione, è opportuno ricordare che tutti quelli esistenti e in via di realizzazione sono stati autorizzati utilizzando, equivocando, lo stesso bacino d’utenza (circa 200 mila abitanti). Pertanto il numero considerevole di centri commerciali con oltre 150 mila metri quadrati di superficie commerciale in aggiunta a quelli esistenti (e non in sostituzione) nella sostanza ha generato uno squilibrio reso evidente dalle ripetute chiusure di parecchi piccoli esercenti che vanno a ingrossare le fila della disoccupazione e della disperazione.
   Da alcuni anni con le insegne con la dicitura “outlet” si è data la possibilità ad alcuni, “operatori commerciali” di anticipare o posticipare i saldi di fine stagione o prolungare le promozioni, queste possibilità di vendita dovrebbero essere disciplinate con delle regole chiare e certe per dare a tutti le stesse opportunità.
   Oggi più di prima, le piccole attività localizzate nei centri storici in assenza totale di servizi, aggrediti dalle grandi strutture di vendita, hanno bisogno di sostegno da parte delle istituzioni, di regole certe e imparziali. 
   Onorevoli Deputati, il Centro Commerciale Naturale “SPAZIOCENTRO” si auspica che esaminerete attentamente questo disegno di legge (testo unico delle attività produttive) in modo tale che nasca dall’Assemblea della Regione Siciliana un’ottima legge che certamente aiuterà tutto il comparto del commercio.
   Distinti Saluti.

Sciacca 29 aprile 2014
Aurelio Pellegrino
C.D.A.   “SPAZIOCENTRO”

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