DISAVVENTURE DEI POSITIVI E DI CHI E’ IN QUARANTENA COSTRETTI A CONVIVERE CON I RIFIUTI

La burocrazia è uno di quei virus conosciuti fin troppo bene ed è più letale dei virus infettivi. E chi già, purtroppo, vive l’inferno dell’essere stato contagiato dal coronavirus, è costretto a subire le inadempienze di un sistema burocratico impazzito, senza pietà, privo di anima.

Disservizi assurdi vissuti anche di chi deve stare in quarantena familiare e non può uscire perché le prescrizioni glielo impongono e deve attendere anche gli esiti dei tamponi.

Soggetti contagiati e in quarantena vivono gli stessi disagi, almeno per quanto riguarda il ritiro della loro spazzatura che è definita “rifiuto speciale” e quindi va raccolta e smaltita secondo precise disposizioni nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

SOGGETTI POSITIVI. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (che vanno inceneriti in appositi impianti autorizzati) è a cura dell’Asp di Agrigento. Il Comune di Sciacca, per conto della stessa Asp, è riuscito a trovare una ditta che provvede al ritiro seguendo tutte le misure di sicurezza previste per il personale. Depone i rifiuti in un contenitore a tenuta stagna e l’Asp provvederà a trasportarli nell’impianto per incenerirli. Ma i rifiuti restano a Sciacca. Il Comune sollecita l’Asp, che ha esclusiva competenza, che risponde: “organizzatevi voi”.

Questo è il frutto di un’emergenza gestita alla grande, almeno così si vuol trasmettere alla gente. Ma i nodi vengono sempre al pettine.

SOGGETTI IN QUARANTENA. Sono i nostri concittadini che, rientrati dal nord, sono stati posti a quarantena familiare. Anche per loro i rifiuti vengono trattati come speciali. Però è il Comune ad occuparsene. Ma succede che gli esiti dei tamponi ritardano, i soggetti in quarantena vanno oltre il periodo stabilito restando prigionieri delle prescrizioni del DPCM.

Nel frattempo, i rifiuti si accumulano. La quantità diventa sempre più elevata. Il trasporto negli impianti per incenerirli spetta al Comune. Un trasporto che costa tre volte il costo normale dei rifiuti: 640 euro a tonnellata.

Appare evidente che i ritardi degli esiti dei tamponi fanno accumulare più rifiuti la cui spesa di trasporto a carico del Comune, e quindi dei cittadini, lievita sempre.

Questo è il quadro entro il quale viene gestita l’emergenza coronavirus da parte dell’Asp di Agrigento.  Senza dimenticare che sia ai soggetti positivi sia a quelli in quarantena bisognerebbe riservare la massima attenzione nella erogazione dei servizi: già vivono il grosso disagio di essere vittime o sospette vittime del coronavirus. Ma la burocrazia, abbiamo scritto, non ha un’anima.

Filippo Cardinale