DISAVVENTURA DI UN DISABILE COSTRETTO A PAGARE IL TICKET DEL PARCHEGGIO
Un nostro lettore ha scritto una lettera (firmata) alla nostra redazione. Espone un fatto vissuto direttamente, sottolineando che la nostra “deve essere più inclusiva verso chi ha più difficoltà”. La vicenda riguarda i parcheggi destinati ai disabili provvisti di autorizzazione rilasciata dal Comando della Polizia Municipale.
Il lettore che ci ha inviato la lettera specificando che ha un genitore con gravi difficoltà motorie, il quale ha in dotazione il contrassegno disabili. Contrassegno che aiuta ad alleviare quelle barriere fisiche che un disabile si ritrova nella vita di tutti i giorni.
Con il contrassegno rilasciato, oltre agli appositi parcheggi riservati (con le strisce gialle), un disabile può sostare praticamente quasi ovunque a condizione che il mezzo non rechi intralcio o pericolo per la circolazione.
Il lettore, nella sua segnalazione, evidenzia che di recente, in due diverse occasioni, ha “avuto modo di constatare che nella nostra città, se i parcheggi riservati ai disabili sono occupati e si decide di parcheggiare l’auto in un normale posto con strisce blu, la società che gestisce i parcheggi adesso fa pagare la sosta, cosa che prima non accadeva”.
Il lettore ha chiesto lumi al gestore dei parcheggi a pagamento e gli è stato “replicato che il Comune adesso ha dato disposizione di far pagare le auto nonostante espongono il contrassegno disabili quando esse sostano nei parcheggi a pagamento, anche se i posti per i disabili sono occupati, e che loro si sono semplicemente adeguati a tale disposizione”.
“Non potendo verificare la veridicità di tale affermazione- scrive il lettore- mi limito a giudicare i fatti: la mancanza di posti per disabili liberi, magari occupati in maniera illegittima da una persona senza contrassegno (cosa che succede due volte su tre)”. Tutto ciò, continua il lettore, “si trasforma in una costrizione del pagamento di un parcheggio che tra l’altro non ha le dimensioni che servono a un disabile per entrare e uscire dal veicolo in maniera agevole ma del quale si ci accontenta”. In pratica “non si trova posto dedicato, si trova non idoneo e si deve pure pagare: qui siamo a un livello superiore di “oltre al danno, la beffa”.
Il lettore offre anche uno spunto di riflessione all’assessore competente. “Risolva questa situazione, e magari aumentare i controlli e sanzionare chi, in barba ai bisogni degli aventi diritto, posteggia nei posti disabili illegittimamente. Stabilire per i disabili la sosta gratuita nei parcheggi a pagamento è compito del Comune”.
Un altro invito all’assessore: “Se si deve andare in uno qualsiasi degli uffici del centro, sarebbe più conveniente posteggiare in una delle piazze o vie pedonali (cosa che si può fare con il contrassegno), molto più vicine rispetto a qualsiasi altro parcheggio ed evitando così di lasciare il disabile da solo (quando è possibile) per spostare l’auto o di fargli percorre grandi distanze con l’aiuto di chi lo accompagna”.