Dipendenti comunali in allarme: diffida per chi non paga tributi e compensazione per chi non si mette in regola

C’è fibrillazione a Castelvetrano: è sorto qualche dubbio sulla legittimità del provvedimento, ma pare che lo facciano già molti Comuni. Secondo la Corte Costituzionale l’ente potrebbe anche aggredire l’intero stipendio

A Castelvetrano, Comune che nel 2019 ha dichiarato il dissesto finanziario e che cerca di uscire da una situazione di difficoltà, sta facendo discutere l’atto di indirizzo dell’amministrazione relativo al controllo della posizione tributaria dei dipendenti comunali.

Dai controlli è emerso che mentre consiglieri e assessori comunali sono in regola con il pagamento dei tributi, lo stesso non accade per molti dipendenti. Il buco di tasse non pagate sarebbe di mezzo milione di euro, mentre quello complessivo cittadino supera i 50 milioni di euro. L’assessore ai tributi ha inviato una lettera di diffida al responsabile dell’Ufficio Tributi, che a sua volta l’ha girata a tutti i capi settore del Comune. In sostanza, l’ente vuole che i dipendenti morosi si mettano al più presto in regola. Nella diffida si precisa che gli interessati hanno trenta giorni di tempo per provvedere o chiedere la rateizzazione. “In mancanza – si legge ancora – si procederà con la compensazione dei crediti vantati dagli stessi nei confronti del Comune di Castelvetrano se non verranno rispettati i termini concessi per adempiere”.

Come è immaginabile, molti dipendenti sono adesso in stato di fibrillazione. Si sono pure rivolti ai sindacati, temono che il Comune possa aggredire il loro salario, ed in particolari straordinari e reperibilità. Ed è sorto qualche subbio sulla legittimità del provvedimento, ma pare che lo facciano già molti Comune e che secondo la Corte Costituzionale l’ente potrebbe anche aggredire l’intero stipendio.

L’assessore Antonio Barresi ha precisato che lo scorso luglio l’avviso è stato indirizzato a tutti i cittadini e che la legge è uguale per tutti. I dipendenti comunali sono al pari di tutti gli altri contribuenti per i tributi locali Tari, Imu e servizi idrici integrati, In questo momento la riscossione è vitale per la sopravvivenza del nostro ente”.