DIMOSTRATE CHE NON AUMENTARE LE TASSE SI PUO’ . DIVERSI SINDACI LO HANNO FATTO
Stasera (non) si celebra il Consiglio comunale. La seduta valida sarà per domani sera, quando il numero legale necessario sarà di 12, cifra su cui può ancora contare il sindaco Di Paola. Ma domani sera è la vigilia della scadenza della data ultima per presentare al Ministero dell’Economia la delibera con l’approvazione delle tariffe Tasi. L’idea iniziale dell’Amministrazione era (scusate se parliamo al passato, ma i fatti ci danno ragione) quella di imporre il 2,5 per mille sulla prima casa. Cifra necessaria a coprire i costi per i servizi indivisibili (molti li considerano “invisibili”), pari a € 4.829.000
Ma i malumori dei consiglieri di opposizione, ma anche un nutrito numero di maggioranza, Mario Turturici in testa, ha spinto l’Amministrazione ad una riconsiderazione. L’idea nuova è quella di arrivare alla scadenza del 10 settembre senza aver preso decisione alcuna. In tal maniera scatta, in automatico, la tariffa per l’1 per mille. Una tassazione meno onerosa per i contribuenti. Ma tale indicazione ha il retro della medaglia.
L’1 per mille assicura un gettito che non riesce a coprire i 2.900.000 milioni necessari, ma ne mancherebbero 900.000 Giunti a questo punto, bisogna raschiare nel barile della revisione della spesa. Impresa ardua? Affatto. Basta solo un po’ di buona volontà coraggio.
Ad iniziare dai 200 mila euro necessari per il carnevale; basta rivedere quella enorme cifra di 400.000 euro per il randagismo; basta rivedere alcuni costi esorbitanti come quelli della raccolta dei rifiuti che supera di parecchio i 5.000.000milioni di euro. Insomma, è passato invano un arco di tempo per poter intervenire concretamente sui costi comunali. Domani sera, in Consiglio comunale, molto probabilmente assisteremo a proposte interessanti mirati ad una inversione di tendenza.