Difficile reperibilità e aumento ticket per acquisto farmaco trattamento “diabete insipido”

Interrogazione all’Ars per applicare clausola di salvaguardia e per farsi carico della differente quota di prezzo tra medicinale erogato e costo Aifa

“Il governo regionale applichi la clausola di salvaguardia e farsi carico della differente quota di prezzo tra medicinale erogato e il prezzo di riferimento AIFA, per evitare che sia il cittadino a dover pagare tale differenza di costo”.

Lo chiede con un’interrogazione al Presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore alla Salute, il gruppo Pd all’Ars, intervenendo su una questione molto delicata oggetto di diverse segnalazioni da parte dei cittadini siciliani. Il ticket del prodotto farmaceutico per il trattamento del diabete insipido oggi ha un costo di euro 25 per confezione e si registra, per di più, l’indisponibilità del farmaco equivalente.
“Siamo di fronte – commenta il capogruppo Michele Catanzaro – ad una evidente situazione di disagio per tantissime famiglie, costrette ad affrontare una gravosa spesa mensile, pari a 75 euro per l’acquisto di tre confezioni destinate a pazienti che assumono il medicinale quotidianamente.

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha riepilogato le modalità distributive applicabili in caso di carenza di farmaci che sono riferimento nelle liste di trasparenza. Si può applicare la “clausola di salvaguardia”, con cui la Regione può farsi carico della differente quota di prezzo tra medicinale erogato e il prezzo di riferimento AIFA, per evitare che sia il cittadino a dover pagare la differenza di prezzo; si può eliminare il farmaco dalla lista di trasparenza a livello regionale, con la Regione che può provvedere autonomamente a toglierlo se risulta non disponibile: si può dare corso agli Accordi di DPC (Distribuzione per conto) o DD (Distribuzione diretta),  allo scopo di garantire l’assistenza farmaceutica: i medicinali vengono generalmente acquistati dalle ASL/Regioni, ma distribuiti all’assistito, o per loro conto, attraverso le farmacie (DPC) oppure ricorrendo alle farmacie pubbliche territoriali (DD)”.

“Ci sono le condizioni per agire subito dando seguito alla nota già diffusa alle Regioni e alle Province Autonome durante la recente carenza del farmaco Ranozek – conclude Catanzaro – il governo ci dica se intende applicare le indicazioni AIFA a garanzia del diritto alla salute sancito dalla Costituzione”.