DIFFERENZIATA: TRA I COMUNI OLTRE I 35 MILA ABITANTI, SCIACCA E’ AL 7° POSTO
Spieghiamo subito che i numeri nel titolo non devono ingannarci. Anzi, servono per capire che la differenziata in Sicilia è un disastro, soprattutto nei comuni più popolosi. C’è una stretta connessione tra grandezza di una città e percentuale di differenziata. Nei comuni popolosi, la differenziata è stata un flop, tranne qualche rarissimo caso. Ha funzionato, invece, in quei comuni piccoli. Più piccoli sono e più alta è la percentuale di differenziata.
Abbiamo analizzato i comuni siciliani partendo da una popolazione di 35.000 abitanti, fino ad arrivare alle grandi città, come Palermo, Catania, Messina. Il nostro ventaglio di analisi prende in considerazione 27 comuni, iniziando dalla popolazione di 35 mila abitanti che coincide con la città di Canicattì. Sono 27 città i cui dati sono stati estratti, da noi, dall’Ufficio speciale per il monitoraggio e l’incremento della raccolta differenziata della Regione Sicilia. I dati si riferiscono al trimestre luglio-agosto-settembre 2017.
Il Comune con la più alta percentuale di differenziata è Alcamo con il 61,12%, quasi 4 punti percentuali in meno rispetto alla cifra del 65%, quota minima per non incorrere nelle penalizzazioni e quindi in aumento della tassa sui rifiuti. La città con la più bassa percentuale è Agrigento con il 5,28%.
Sciacca risulta al 7° posto con il 30,27%. Siamo a meno della metà rispetto alla percentuale del 65% per non incorrere in penalizzazioni.
Il settimo posto non deve crearci illusione. Siamo distanti assai da quell’obiettivo del 65%. Ma è un dato di partenza ora che finalmente parte il porta a porta in centro storico e alla Perriera. Per conferire in discarica il meno possibile di rifiuti non basta solo l’impegno dell’Amministrazione comunale, serve, soprattutto, l’impegno di tutti i cittadini.
città | popolazione | % differenziata | |
1 | Alcamo | 45.371 | 61,12 |
2 | Caltagirone | 38.493 | 58,64 |
3 | Marsala | 83.232 | 55,13 |
4 | Misterbianco | 49.634 | 53,48 |
5 | Gela | 75.458 | 47,54 |
6 | Carini | 38.627 | 39,66 |
7 | Sciacca | 40.713 | 30,27 |
8 | Acireale | 52.574 | 28,25 |
9 | Canicattì | 35.766 | 26,66 |
10 | Vittoria | 63.906 | 22,87 |
11 | Paternò | 48.034 | 20,56 |
12 | Bagheria | 55.373 | 20,25 |
13 | Caltanissetta | 63.153 | 15,05 |
14 | Messina | 236.962 | 14,38 |
15 | Ragusa | 73.500 | 13,87 |
16 | Palermo | 673.735 | 13,36 |
17 | Mazara del Vallo | 51.604 | 13,27 |
18 | Trapani | 68.526 | 12,89 |
19 | Modica | 54.522 | 11,69 |
20 | Augusta | 36.091 | 10,94 |
21 | Adrano | 35.894 | 10,89 |
22 | Catania | 313.396 | 8,56 |
23 | Siracusa | 122.031 | 7,68 |
24 | Barcellona Pozzo di Gotto | 41.467 | 6,92 |
25 | Licata | 37.407 | 5,87 |
26 | Monreale | 39.187 | 5,47 |
27 | Agrigento | 59.605 | 5,28 |
Nell’ambito della provincia di Agrigento c’è un altro dato abbastanza eloquente. La parte est della provincia conta il 18,5% di media, quella ovest il 42,5%. I dati si riferiscono fino ad agosto scorso.
Per quanto riguarda Sciacca, nel 2010 la percentuale di differenziata era al 18,23%, nel 2011 al 20,04%, nel 2012 al 21,24%, nel 2013 al 22,44%, nel 2014 al 17,35%, nel 2015 al 18,75%, nel 2016 al 30,35%, nel 2017 al 30,20%
Filippo Cardinale