Diffamò Vito Bono, Pippo Turco condannato al risarcimento. Bono devolve la somma in beneficenza

SCIACCA. Il Tribunale civile di Sciacca ha condannato l’ex consigliere comunale Pippo Turco al risarcimento del danno in favore dell’ex sindaco Vito Bono nonché al pagamento di una somma alla Cassa delle Ammende e le relative spese di giudizio accogliendo, pertanto, le richieste rappresentate dai legali avvocati Luca ed Enrico Di Benedetto. La somma ammonta complessivamente a 4.000 euro.

I fatti risalgono al 2011 e si snodano durante la sospensione dei lavori consiliari quando il consigliere Turco si rivolgeva ai presenti apostrofando il sindaco Vito Bono con epiteti del tipo “…coniglio e mafioso…”.

Fatti che hanno generato un procedimento penale intentato dall’ex sindaco Vito Bono. Procedimento giudiziario terminato con condanne in primo ed in secondo grado di
giudizio, per Pippo Turco. Successivamente la Cassazione, prendendo atto dell’avvenuta depenalizzazione del reato, rinviava la causa ad un giudice civile per la quantificazione del danno subito.

L’ex sindaco Vito Bono devolverà in beneficenza l’importo relativo al risarcimento ottenuto.

Il procedimento giudiziario che vede coinvolto Pippo Turco, si inserisce “in un contesto di continue e costanti diffamazioni proferite nel corso delle sedute consiliari durante la sindacatura Vito Bono” che hanno generato diversi procedimenti penali.
Di recente, è divenuta definita la sentenza di condanna, emessa dalla I Sezione della Corte di appello di Palermo, a mesi 3 di reclusione inflitta allo stesso Pippo Turco.

Gli avvocati di Vito Bono ricordano che “nel corso di una seduta consiliare l’ex consigliere Turco aveva accusato il sindaco Vito Bono di aver accelerato il pagamento del risarcimento alla ditta Bollara nonché di aver coinvolto l’ex assessore regionale Gentile affinchè venisse modificata la destinazione urbanistica dei terreni della Società Bollara”.

La Cassazione confermando la totale ed assoluta falsità dei fatti riportati dall’imputato Turco ha riconosciuto la consistente portata lesiva delle affermazioni proferite nel corso delle sedute
consiliari. “In tal senso verrà incardinato un nuovo procedimento per la richiesta del risarcimento dei danni subiti”, spiegano gli avvocati di Bono.