“DI PAOLA TROPPO MORBIDO CON GIRGENTI ACQUE”

L’approccio del Sindaco Di Paola e della sua amministrazione al problema delle bollette pazze di Grigenti acque e della loro retroattività, è amichevole. E’ il commento critico che oggi Stefano Scaduto fa in un intervento riguardante il servizio idrico e le recenti notizie fornite dal sindaco in ordine agli incontri con Girgenti acque. Scaduto fa delle considerazioni politiche: “Non mi meraviglio di atteggiamenti poco incisivi da parte del sindaco – dice Scaduto – Girgenti acque è una società amica di esponenti del Pdl. E poi – aggiunge – l’avere annunciato che due dipendenti comunali affiancheranno il personale della Girgenti acque è proprio un agevolare la stessa società, significa ciè prestare personale a spese dei cittadini. Girgenti acque avrà nei confronti degli utenti l’avallo morbido di dipendenti comunali. Perchè questo significa “affiancare”. La proposta del Sindaco – continua – è di supporto a Girgenti acque, non di tutela dei cittadini”. Scaduto suggerisce di creare uno sportello comunale di ricezione dei reclami contro Girgenti acque, in modo da evitare le code degli utenti all’ufficio della Girgenti acque, e in modo da supportare con l’azione istituzionale i giusti reclami degli utenti, specialmente di quelli meno tutelati, come gli anziani, e creare cosi un contraddittorio a tutela dei cittadini contro lo strapotere di Girgenti acque. “Aggiungo – conclude – che Di Paola e l’assessore Guardino non hanno pubblicamente motivato come mai nessuna iniziativa sia stata intrapresa dalla nuova amministrazione comunale contro il piano tariffario approvato dal Commissario ad acta in data 20 giugno 2012, soprapttutto in relazione alla retroattività delle tariffe, con decorrenza dal gennaio 2012. Infine, come chiarito dagli amministratori condominiali, Girgenti acque rateizza le bollette pazze a proprio piacimento, non esistendo un Piano oggettivo che contenga criteri uniformi di rateizzazione. Quindi si attivi l’amministrazione Di Paola ad ottenere chiarezza e uniformità quanto meno nella rateizzazione degli importi dovuti, se dovuti.”

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