DI PAOLA SPRONA I DIRIGENTI E LI INVITA A PIGIARE SULL’ACCELERATORE
Editoriale di Filippo Cardinale
Vertice lunedì pomeriggio tra Amministrazione comunale e dirigenti. Una riunione piuttosto effervescente che ha avuto lo scopo di spronare gli uffici ad assumere una linea più in sintonia con l’Amministrazione comunale.
Il summit a metà luglio non è certamente servito per ricordare che nel periodo estivo bisogna tenere gli occhi aperti e dare il massimo per garantire i servizi nella giusta qualità. Sarebbe più opportuno, semmai, fare programmazione prima dell’estate.
Biosgno riconoscere che il sindaco dedica alla città il tempo pieno tanto da non esercitare l’attività giudiziaria. Un ritmo sostenuto che è premiante, almeno sotto il profilo della dedizione.
Ma la macchina amministrativa sin completa con la parte essenziale della burocrazia, ovvero dei dirigenti. C’è qualcosa, invece, che non gira per come desidera il primo cittadino. Ecco, dunque, la necessità di convocare tutti i dirigenti e funzionari alla presenza degli assessori.
Nella riunione di lunedì pomeriggio si è fatto il punto della situazione e non è velabile il fatto che si è vissuto un momento di fibrillazione. A quanto pare, sulla riunione ci sono le bocche cucite ( ma qualche fessura rimane sempre), e l’occasione è servita per registrare meglio la macchina burocratica. Insomma, alla linea politica dell’Amministrazione deve seguire lo sforzo sinergico dei dirigenti e impiegati al fine di creare quella sinergia indispensabile per concretizzare le promesse elettorali. Promesse fatte di programma esposto al corpo elettorale.
L’amministrazione Di Paola ha superato il rodaggio del primo anno di amministrazione. Rodaggio relativo se si pensa che molti assessori hanno quella competenza ed esperienza tale da imprimere sin dal primo momento la giusta velocità. E allora, al di là dell’ordinaria amministrazione, che in verità mancava nella precedente amministrazione, bisogna cambiare passo. Bisogna guardare la straordinaria amministrazione, quella programmazione, cioè, che consente di guardare la Sciacca dei prossimi anni. Dunque, dalla mente dei dirigenti deve uscire quella capacità di elaborare progetti e intercettare finanziamenti. Progetti che diano alla città quella svolta più volte richiamata nel programma elettorale.
Anche dal punto di vista della cultura e degli spettacoli l’Amministrazione deve dimostrare quel cambio di passo, se non altro per il curriculum dell’assessore di competenza. La riunione è servita per dimostrare alla dirigenza che la pazienza del sindaco ha dei limiti. Adesso, bisogna passare ai fatti, ai progetti.