Di Paola: “Marceremo su Palermo per scrollarci di dosso anni di apatia e inerzia”
SCIACCA. I primi ad aderire all’iniziativa della marcia su Palermo per protestare contro l’immobilismo della Regione sulle Terme di Sciacca, com’era prevedibile sono dirigenti, militanti e rappresentanti istituzionali targati Partito Democratico.
Ieri il primo a sostenere il sindaco era stato il deputato regionale Michele Catanzaro (“la tenda a Palermo non l’ho montata per rispetto istituzionale – ha detto richiamando una sua dichiarazione del periodo elettorale – ma ora non possiamo più aspettare e dobbiamo farci sentire con forza”), oggi scende in campo il neo segretario provinciale Simone Di Paola.
“Ci metteremo in marcia per diverse ragioni – dice Di Paola – marceremo per la città di Sciacca, per un intero territorio, cui la peggiore politica siciliana ha tolto speranza e futuro; in difesa di un patrimonio immenso, il quale non rappresenta soltanto uno straordinario volano di crescita e di progresso per un intero territorio, ma che incarna anche uno dei tratti più significativi dell’identità e della nostra storia migliore; per dire basta alla politica delle forze promesse e delle chiacchiere al vento, per esprimere il nostro dissenso a chi, da anni, pensa impunemente di continuare a prenderci in giro, nella convinzione di non pagare mai dazio; contro un governo parolaio e inconsistente, che dopo anni di proclami al vento ed impegni non mantenuti, deve rendere conto dei suoi comportamenti a questa provincia”.
Per la segreteria provinciale Pd la chiusura delle terme di Sciacca ha rappresentato il punto più basso e mortificante di una stagione politica e oggi comincia una nuova fase per “scrollarsi di dosso anni di apatia e di inerzia, riprendendo in mano le sorti del suo futuro”.
Anche Di Paola, come il sindaco Valenti, dice che non bisogna guardare a steccati o appartenenze.