DI PAOLA ALLA MINORANZA: “QUESTO CLIMA DI CONFLITTO NON SERVE A NESSUNO”

Con una sorta di appello, il consigliere comunale Simone Di Paola, anche a nome della maggioranza di cui fa parte, invita oggi il mondo politico avverso all’esecutivo, a moderare i toni della polemica quando si parla di una questione importante, serie e delicata come la gestione dei rifiuti.

Nel rilevare che il Piano Aro è stato ereditato e che si renderà conto al gestore dei disservizi, Di Paola esorta tutti ad affrontare la problematica in modo sereno, senza eccedere con polemiche sterili, ma collaborando alla risoluzione di problemi che riguardano l’intera comunità.

Poi valorizza il lavoro svolto dal sindaco e dall’assessore Paolo Mandracchia, che a suo dire sono impegnati ogni giorno a districarsi su quelle che sono criticità dettate anche da atteggiamenti dei cittadini che non aiutano il sistema ad entrare a regime. Non fa precisi riferimenti Di Paola, ma le ultime “uscite” dell’ex assessore Salvatore Monte, onnipresente su tutte le questioni che riguardano la gestione politico amministrativa della città, non ultima quella dei rifiuti, sono probabilmente all’origine del suo messaggio, scritto non con la consueta grinta e vivacità politica che spesso fa arrabbiare l’attuale minoranza, ma con toni più pacati. 

Giuseppe Recca

 

Ecco il testo completo, che pubblichiamo integralmente perchè si presta certamente all’attenzione sia della politica che della gente comune.

“Comprendo che fare opposizione ti porti a ricercare, ad ogni costo, occasioni di conflittualità e che è più facile, e probabilmente più popolare, enfatizzare ciò che non va, rispetto ad un più complicato, ma certamente più responsabile, approccio costruttivo e propositivo.

Eppure alzare i toni della contrapposizione su tutto, anche su temi come quello dei rifiuti, rispetto ai quali è in gioco un vero e proprio scatto culturale dell’intera comunità, richiedendo dunque la spinta unitaria di tutte le forze politiche, rispetto ad un più rapido ed efficace inizio della differenziata, non so quanto faccia bene alla Città.

La dico ancora una volta, molto chiara: che questo piano ARO non sia il “nostro”, nel senso che non abbiamo condiviso le scelte politiche che ne hanno determinato l’adozione, è un fatto noto.

Epperò è altrettanto vero che il Sindaco Valenti e l’Assessore Mandracchia, con grande serietà, generosità e senso di responsabilità, vi hanno dato corso e seguito, in termini di continuità amministrativa, cercando in tutti i modi possibili di far partire i servizi connessi al piano stesso, nel modo più efficace possibile.

Ora, è chiaro che ogni partenza prevede una fase di rodaggio ed è altrettanto chiaro che i rodaggi si portano dietro disagi quasi fisiologici.

Disagi che, ovviamente, andrebbero evitati con ogni modo possibile; ma, come in tutti i grandi cambiamenti, il fattore tempo diventa fondamentale, per raggiungere livelli di efficienza adeguati.

Ora, tutti noi, a cominciare da Sindaco ed Assessore al ramo, ci stiamo sforzando e prodigando con dedizione quotidiana, affinché il servizio sia sin da subito il migliore possibile ed affinché i cittadini subiscano i minori disagi, offrendo al privato concessionario del servizio tutta la collaborazione che il caso richiede.

Al contempo appare chiaro come di ogni inefficienza o disagio, che trasgredisca i termini del contratto di concessione al privato, a quest’ultimo verrà chiesto conto e ragione, così come contemplato dalla legge e dal contratto stesso, a tutela del cittadino, il quale non può pagare inefficienze altrui.

Alle forze politiche della città, specie a quelle che hanno avuto l’onore e l’onere di amministrare nella precedente consiliatura, concorrendo ad assumere decisioni che oggi noi ci siamo trovati in eredità e che stiamo provando a portare avanti, chiediamo di non limitarsi alla sterile polemica, enfatizzando, per il gusto della mera contrapposizione, disagi o disservizi, alimentando un clima di conflitto che non serve a nessuno; troppo facile postare suo social foto o video raffiguranti inefficienze, come se queste fossero la regola, tralasciando di dire che, nella maggioranza dei casi, il servizio sta iniziando a funzionare e che però per raggiungere livelli adeguati necessita tempo e pazienza.

A costoro si chiede invece di concorrere, ciascuno per la propria parte, ad educare la città a questo salto di qualità, atteggiamento di cui beneficeranno solo i cittadini, i quali hanno bisogno, oggi più che mai, di una classe dirigente matura e costruttiva.”

Simone Di Paola