DEPURATORE, TURTURICI: “LA MIA SCELTA ERA ESATTA”

“Le motivazioni addotte a giustificazione della consegna del depuratore della città al gestore privato Girgenti Acque, confermano, seppure a distanza di 5 anni, che il sottoscritto aveva ragione, e che non vi era possibilità alcuna perchè la mia amministrazione nel 2008 si sottraesse all’obbligo della consegna delle reti idriche e fognarie, così come degli acquedotti”.

Lo afferma il consigliere comunale ed ex sindaco Mario Turturici. “Una scelta diversa- continua-, non essendo ancorata ad alcuna norma di riferimento, avrebbe determinato la inevitabile interruzione del servizio idrico in città, la perdita di oltre 20 milioni di euro di finanziamenti, e il dissesto economico del nostro Ente. Oggi è dimostrato che all’epoca avvenne un utilizzo strumentale dell’argomento della privatizzazione del servizio idrico, e che una ” regia politica trasversale”, forte della complicità di pezzi importanti di quella maggioranza politica, agì per screditare il mio operato, al solo fine di prendere il mio posto”.

Per Turturici c’è stata “una macchina del fango, tesa a creare confusione nella pubblica opinione, nel tentativo (riuscito) di far passare il messaggio distorto che il rispetto della legge potesse rappresentare un “optional” e che la consegna delle reti non fosse un preciso dovere in capo al Comune, facendo finta di ignorare che il nostro Comune si era già privato della possibilità concreta di gestire le proprie reti idriche, avendole consegnate almeno venti anni prima all’Ente acquedotti siciliani”.

 

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