Denuncia alla Polizia: “Il morto nella cappella di famiglia non è nostro”

Una bara sconosciuta nella loro cappella: la scoperta fatta da alcune persone che portavano foto ai loro congiunti defunti all’interno della cappella di famiglia ha determinato a Canicattì l’intervento della Polizia e l’avvio di un’indagine.

Sconcertati dall’avere trovato nel loro spazio familiare personale una bara che non appartiene al nucleo familiare, dove di recente non si sono verificati lutti, i canicattinesi sono andati in commissariato a fare la denuncia.

Gli agenti hanno hanno fatto un sopralluogo e in un primo momento nessuno sapeva spiegarsi il perché quella bara fosse finita in una struttura dove non avrebbe dovuto starci. Poi dopo le verifiche i responsabili dell’agenzia di pompe funebri interessata hanno riferito ai poliziotti che quella bara era stata temporaneamente sistemata all’interno di una cappella privata, in attesa che la tomba dove doveva essere tumulata fosse pronta.

Sistemazione provvisoria ma non autorizzata, cosa che potrebbe fare scattare una denuncia. Ma l’impresa di onoranze funebri si è scusata dell’episodio, non c’è nemmeno il reato di intrusione in proprietà privata visto che la stessa impresa pare avesse le chiavi e un buon rapporto con i proprietari della cappella.

Sabrina Macaluso