DELIBERTO E SANTANGELO: “NON ESISTE PIU’ IL PROGETTO VALENTI. HA TRADITO IL CIVISMO””

Intervengono i consiglieri comunali Cinzia Deliberto e Carmela Santangelo sul tema della politica, assopito dal clima delle festività. Riflettori accesi da quanto dichiarato ieri a RMK dal consigliere Pasquale Bentivegna il quale si assesta su una posizione di attendismo rispetto alle decisioni che deve assumere Italia Viva. Pasquale Bentivegna siede nei banchi dell’opposizione e il suo intervento ha destato diverse perplessità proprio in funzione della “dipendenza” delle mosse cusumaniane.

Per Deliberto e Santangelo “è ovvio che il progetto politico che ha portato la coalizione Valenti alla vittoria non esiste più”, nonostante il sindaco “si ostina a ripetere che il progetto è ancora vivo”. Evidenziano i due consiglieri che “c’è una giunta composta da 4 esponenti, di cui due assessori non hanno supportato e condiviso il progetto politico Valenti”, dunque 4 assessori “che dovrebbero amministrare la città con un programma ideologicamente non condivisibile”.

Chiosano che il sindaco con le sue scelte “ha perso la sua identità di rappresentante della “società civile”, tanto decantata durante la campagna elettorale, aderendo anche con una candidatura e con un incarico a livello nazionale, ad un partito politico, il partito democratico”.

“Un sindaco allenatore  che ha perso la sua maggioranza, un allenatore che non conosce le semplici regole del gioco di squadra e soprattutto non mette mai in discussione le sue certezze”. Un “allenatore che non motiva più la sua maggioranza e che non rappresenta più il cambiamento; un allenatore che ha preferito allontanarsi dalla sua squadra, senza rispettare il principio di coesione, correttezza e rispetto”.

Per Deliberto e Santangelo “non basta più giustificarsi agli occhi dei propri concittadini con quella ” finta serenità politica “che non è più credibile, tentando di andare avanti senza un vero progetto politico per il bene della città, un percorso politico non più credibile”.

Poi rappresentano il vero motivo della presentazione della mozione di sfiducia: “E’ un atto dovuto nel rispetto della nostra città e nel rispetto dei cittadini. I cittadini saccensi non vogliono essere governati da una Amministrazione vetusta e inefficiente tanto da far diventare l’ordinaria amministrazione del tutto straordinaria. I problemi non si risolvono attraverso post su facebook e con interviste, dove la responsabilità viene addossata ad altri, perché giustificarsi attraverso il pietismo rende forse più credibile la non verità dei fatti e il fallimento amministrativo”.

L’intervento di oggi di Deliberto e Santangelo è chiaramente rivolto a chi, nelle fila delle opposizioni, e in particolare a qualche componente del centrodestra, palesa timori e si affida ad altre componenti per aver la certezza numerica della riuscita della sfiducia. Insomma, per Deliberto e Santangelo la politica è anche ardimento, non solo certezza matematica. Per Santangelo e Deliberto, la motivazione della mozione di sfiducia risiede nella coerenza che si manifesta con gli interventi critici in aula nei confronti dell’Amministraziione. Altrimenti è come un abbaiare alla luna.