DANNI IN VIA LIDO. RESIDENTI PRONTI A RIVOLGERSI ALLA MAGISTRATURA
La cascata di acqua e liquami fognari venuta giù dalla via Allende richiede accertamenti nella zona Perriera
Hanno vissuto ore di terrore e ora sono gli ingenti danni a testimoniare la furia di un fiume di fango, reflui fognari e acque piovane che dalla via Allende è sceso giù fino a inondare decine di abitazioni della via Lido. Pavimenti smottati, mura inzuppati d’acqua e fango, infissi distrutti, mobili inutilizzabili.
E’ la testimonianza di un’emergenza provocata da cause che dovranno essere accertate. I proprietari delle abitazioni colpite dalla massa di fango mista a reflui fognari stanno predisponendo l’esposto da presentare alla Procura della Repubblica.
Le piogge recenti hanno formato una cascata che dalla via Allende, di fronte l’incompiuta casa di riposo, è scesa con forza investendo una decina di case di via Lido, inondandole di fango, acqua e acque fognarie. Non era mai successo negli anni precedenti, e i residenti sostengono che quanto accaduto – si è ripetuto già due volte in due giorni- è la causa di un dissesto idrogeologico causato da diversi fattori.
C’è chi sostiene che sarebbe colpa di alcuni alcuni interventi effettuati da privati, ma anche a causa di una conduttura fognaria insufficiente che convoglia i reflui di una parte della Perriera in un pozzetto che poi sversa a cielo aperto verso la parte bassa, appunto dove insistono gli immobili danneggiati. Un convogliamento delle acque reflue che non trova immissione nella condotta fognaria, anche perché in gran parte della via Lido non esiste l’apposita rete.
Inoltre, diversi residenti della via Lido, che hanno avuto danni alle abitazioni, sostengono che che in seguito all’intervento di asfaltatura della via Allende, che sarebbe priva di condotte di raccolta di acque piovane, l’acqua scivola lungo il pendio sottostante trasformandosi quasi in cascate.
Ormai è emergenza, e la massa di fango si ripete con facilità al versificarsi di piogge sostenute come quelle verficatesi nelle ore scorse. Un fatto pare certo, sostengono i proprietari delle case danneggiate: da tempo lo scolo delle acque si è modificato per opera dell’uomo. E a quanto pare diversi canali di scolo, sottopassaggi, accessi al mare sarebbero stati modificati e trasformati in proprietà private.
La foto con il cespuglio indica dove è ubicata la fogna che convoglia reflui di una parte della Perriera ma che non è collegata alla rete. Spesso i reflui fuoriescono dal pozzetto formando un fiume che scende a valle.