Dalle cucine delle suore alla tua tavola: Ova Murina, la versione estiva del cannolo | Ecco la Ricetta Segreta
Le Ova Murina: il dolce estivo creato dalle suore di clausura, un’alternativa al cannolo perfetta per sorprendere a tavola.
Forse i prodotti gastronomici monastici, siano essi dolci o salati, rappresentano veri e propri doni creati dalle mani esperte delle monache, avvolte nelle loro ampie vesti e veli fluttuanti, impegnate nelle grandi cucine dei tanti conventi disseminati lungo la penisola italiana, in particolare nel Sud.
Le inclinazioni più terrene di queste religiose, spesso entrate in convento per motivi che andavano oltre la vocazione, si sono riversate nella creazione di vere opere d’arte culinarie.
Questo è avvenuto, ad esempio, a Conca dei Marini, in provincia di Salerno, dove nacque la Sfogliatella, così come nei conventi dei vicoli di Napoli, stretti come budelli, dove presero vita dolci come i Susamielli, i Raffiuoli e i Quaresimali, tipici dei periodi di magro.
Lo stesso scenario si ritrova in Calabria, Puglia e Sicilia, terre che hanno dato i natali a specialità come cassate, cannoli e frutta Martorana, solo per citarne alcune.
Dolci meno noti ma preziosi: le Ova Murina
Accanto ai dolci più celebri, esistono specialità meno conosciute ma altrettanto squisite, considerate veri gioielli di nicchia. A Sciacca, in provincia di Agrigento, le monache di clausura della Badia Grande idearono nel XVII secolo un dolce raffinato noto come “ova a murina”. Si tratta di una variante del cannolo, caratterizzata da una cialda simile a una crêpe, scura per via del cacao e del caffè, ripiena di crema al latte e zuccata.
Un tempo conosciuto come “ova ra bata ranni” (della Badia Grande), si narra che questo dolce nacque per omaggiare Carlo V d’Asburgo durante una sua visita. Poiché era estate e la produzione di ricotta, ingrediente essenziale del cannolo, era limitata dalla siccità che colpiva le greggi, le suore idearono una versione alternativa. La cialda tradizionale fu sostituita con una crêpe e la farcitura con una crema di latte simile al biancomangiare.
Come realizzare le “Ova murina”
Per la cialda:
- 3 uova
- 100 g di zucchero
- 50 g di mandorle sgusciate
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 2 cucchiaini di cacao amaro
- 1 cucchiaino di caffè in polvere
- 50 ml di marsala secco
- Burro
Per la crema:
- 500 ml di latte
- 60 g di amido di frumento
- Scorza di un limone non trattato
- 100 g di zucchero
- 1 piccola stecca di cannella
- Mezza stecca di vaniglia
- 50 g di cioccolato fondente
- 50 g di zuccata (zucca candita)
Per guarnire:
- Ciliegie candite rosse
- Zucchero a velo
Preparazione della crema
In una pentola, unite latte, scorza di limone, cannella, zucchero e vaniglia. Aggiungete gradualmente l’amido mescolando con una frusta per evitare grumi. Portate a ebollizione a fuoco basso fino a ottenere una crema densa. Eliminate la cannella, la vaniglia e la scorza di limone, lasciate raffreddare e aggiungete cioccolato a pezzetti e zuccata a dadini.
Sbollentate le mandorle, eliminate la pellicina, asciugatele e tostatele. Tritatele finemente. In una ciotola, mescolate uova, zucchero, cacao, caffè, cannella e marsala, quindi incorporate le mandorle. Scaldate una padella antiaderente, ungete leggermente e versate piccole quantità di composto per creare le crêpes.
Riempite ogni crêpe con la crema, arrotolandola per formare un cannolo. Disponete le “ova a murina” su un piatto, spolverizzate con zucchero a velo e guarnite con mezza ciliegia candita alle estremità.