Sicilia

Dalla giunta regionale primo ok al decreto contro il caro mutui per le imprese

Previsto dalla manovra di luglio di quest’anno, il plafond per l’incentivo è pari a 45 milioni di euro

Via libera dalla giunta alla bozza di decreto per i contributi a fondo perduto in favore di micro, piccole e medie imprese per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al primo gennaio 2024. L’incentivo sarà gestito da Irfis FinSicilia e diventerà operativo nelle prossime settimane. Prima della firma definitiva dell’assessore all’Economia, il decreto, condiviso con l’assessore alle Attività produttive, sarà sottoposto al parere della commissione Bilancio dell’Ars. 

Previsto dalla manovra di luglio di quest’anno, il plafond per l’incentivo è pari a 45 milioni di euro. Ogni impresa beneficiaria potrà ottenere massimo 10mila euro che saranno erogati in misura pari al 30% dell’ammontare degli interessi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagate alla data del 31 marzo 2024. Il tasso di interesse nominale annuo applicato sull’ultima rata di finanziamento scaduta per cui verrà richiesto l’aiuto, inoltre, non potrà essere inferiore all’1%.

Le istanze che perverranno ad Irfis saranno ordinate in base a un punteggio calcolato sulla base di tre pesi: il tasso nominale applicato all’ultima rata scaduta nel 2023, l’ammontare degli interessi oggetto della richiesta di contributo e, infine, il requisito della sede legale in Sicilia.

«Dopo il successo della misura sul caro mutui a vantaggio delle famiglie – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – il mio governo ha fortemente sostenuto la norma, votata dall’Ars, a favore delle imprese. Sostenere il mondo produttivo è una priorità dell’esecutivo e per queste ragioni abbiamo confezionato un provvedimento che punta ad alleviare il peso degli interessi dei mutui a tasso variabile subito dagli imprenditori siciliani».

«Nella scelta dei pesi per l’attribuzione della priorità ai candidati – spiega l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino – abbiamo deciso di dare maggiore rilevanza alle imprese che hanno sede legale in Sicilia. Una scelta che riteniamo dovuta rispetto a chi decide di localizzare nell’Isola il cuore dei suoi affari, contribuendo, così, direttamente alla finanza pubblica».

«Anche in questa occasione Irfis sarà pronta a intervenire al fianco delle imprese e del sistema produttivo dell’Isola, per contribuire a realizzare questa misura prevista nella manovra del governo e votata dall’Ars» commenta la presidente di Irfis, Iolanda Riolo.

Giuseppe Recca

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