Da oggi green pass obbligatorio, niente tamponi gratis
L’Italia riparte dal green pass. Scatta oggi l’obbligo della certificazione per i lavoratori di enti pubblici e aziende private. Multe ai trasgressori. No del governo alla richiesta di un rinvio al 30 ottobre avanzata da sindacati e portuali. E no anche a quella gratuità dei tamponi che vanificherebbe l’effetto di spinta alle vaccinazioni.
Ma il governo concede in extremis un’apertura concreta, ai datori di lavoro che decidano di sostenere le spese dei tamponi per gli “irriducibili”: di fronte alla richiesta dei sindacati, risponde che valuterà ulteriori detrazioni rispetto al credito d’imposta al 30% ora a disposizione delle aziende. La misura, che non dovrebbe arrivare in Cdm oggi, non potrà però coprire l’intero costo del tampone, perché il governo non intende farsi carico di questa spesa per chi sceglie il no al vaccino.
Con il nuovo provvedimento c’è l’incubo di blocchi e scioperi selvaggi. I sindacati dei trasporti calcolano cifre che, se confermate, porterebbero alla paralisi di interi settori e non solo della logistica. L’attenzione del governo è alta, sia sul fronte del lavoro che su quello delle proteste No-Pass. L’allerta si è alzato dopo gli scontri di sabato scorso a Roma.
Quanto ai rischi di rallentamento o blocco del lavoro, si osserveranno con grande attenzione dati e nodi particolari, pronti a intervenire, ma senza temere un caos incontrollato, con problemi di scorte o supermercati vuoti. La convinzione del governo è che le proteste e le minacce di blocco vengano da una minoranza e che si sia fatto tutto quanto necessario perché i lavoratori, le amministrazioni e le imprese affrontino l’entrata in vigore dell’obbligo in maniera ordinata.