Da oggi al via il Green Pass: ma un terzo dei siciliani non ce l’ha. Oltre la metà dei Comuni non raggiunge il 70% di vaccinati over 60
SICILIA. Da oggi anche in Sicilia serve il Green Pass per entrare in ristoranti al chiuso, palestre, musei, teatri, cinema o per far visita ai parenti in ospedale. In Sicilia, però, un milione e mezzo di persone non sono in possesso della certificazione semestrale, che si ottiene con almeno una dose di vaccino o dopo la guarigione dal Covid. Chi non ce l’ha, dovrà sottoporsi al tampone per fare vita sociale.
Nella nostra Isola, più di un comune su due non raggiunge il 70 per cento di vaccinati fra gli over 60 e da lunedì rischia nuove chiusure da zona rossa o arancione, in caso di impennata dei contagi.
Attualmente sono 229 su 391 i Comuni che non raggiungono il 70 per cento di vaccinati totali o l’80 per cento fra gli ultrasessantenni, ovvero la platea che rischia di più in caso di infezione. In base alla linea del Cts, questi Comuni potrebbero essere classificati zone ad “elevata circolazione virale” (in caso di sforamento dei 250 nuovi casi settimanali) o “media circolazione virale” (fra 150 e 250 nuovi casi settimanali) dove si applicano rispettivamente le misure da zona rossa o arancione. Laddove invece le coperture sono superiori al 70 per cento, resteranno le misure da zona bianca o al massimo da gialla pure in caso di contagi aumentati.
In base al parere del Comitato tecnico scientifico regionale, i territori saranno divisi in quattro fasce di rischio in rapporto alla copertura vaccinale e all’incidenza dei contagi.