Da Lampedusa ad Agrigento, entra nel vivo la festa regionale dell’Unità
AGRIGENTO- La “prima” della festa dell’Unità, evento regionale del Pd per la prima volta svoltosi ad Agrigento, ha avuto inizio a Lampedusa. Ora si sposta nella suggestiva Villa Bonfiglio di Agrigento. Tre giorni di dibattiti che termineranno sabato sera, 30 settembre, con l’arrivo nella città dei Templi della segretaria nazionale Elly Schlein.
“Il Partito Democratico – ha detto Barbagallo, segretario regionale del Pd – ha nel cuore due temi importanti, quello del salario minimo e del salario universale, non comprendiamo il motivo della scelta del governo Meloni di tagliare il reddito di cittadinanza in una regione, come la nostra, dove ci sono 530 mila richieste di reddito. Il governo Schifani – ha aggiunto il segretario regionale del PD – non riesce ad attrezzare un sistema di ispettori, il lavoro nero ormai raggiunge dati impressionanti con banconisti che lavorano per trenta euro al giorno”.
Alla Festa dell’Unità, oltre ai deputati agrigentini Giovanna Iacono e Michele Catanzaro, era presente anche il senatore Alberto Losacco che durante l’intervento di apertura ha detto:” Siamo un partito che guarda al futuro, alle nuove generazioni. Alle quali dobbiamo proporre prospettive, idee concrete, concetti rapidi ma sostanziali. Le nuove generazioni, la prossima classe dirigente di questo paese, hanno un bagaglio di conoscenze molto ampio e tanta voglia di fare. Il nostro ruolo deve essere quello di dimostrare che la politica non è affatto noiosa ma ha la necessità del loro apporto fondamentale. Per questo ci stiamo aprendo anche alle nuove tecnologie e ad un nuovo modo di porgerci e comunicare anche realizzando una piattaforma che gradualmente diventi la principale infrastruttura organizzativa del Pd”.
Poca la presenza presenza di pubblico. Una constatazione che deve far riflettere i vertici del partito.
Il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, ha subito sferzato la giunta Schifani, definita “in una lunga fase di stanca, in un inspiegabile torpore ad appena un anno dalle elezioni. Rilanceremo da qui i temi a noi più cari: dai giovani, alla malagestio nella sanità, con le risorse sempre più indirizzate ai
privati a scapito delle strutture pubbliche, ai dati (drammatici) sulla dispersione scolastica e della povertà educativa, che vanno poste al centro dell’agenda politica. Faremo focus sulla grave situazione del sistema trasporti in Sicilia – dai treni lumaca al caro voli su cui il governo regionale si è avvitato senza risolvere il problema – ma avanzeremo le nostre proposte anche sui rifiuti e sull’acqua pubblica, sui servizi essenziali e sulla necessità di maggiore trasparenza e quindi di legalità. In particolare in materia di appalti”.
In serata, poi, l’intervento del senatore Dem Alberto Losacco, che assieme ad Alfredo Rizzo ha discusso del futuro del Pd, «un partito che guarda alle nuove generazioni, alle quali dobbiamo proporre prospettive, idee concrete, concetti rapidi ma sostanziali. Le nuove generazioni, la prossima classe dirigente di questo Paese, hanno un bagaglio di conoscenze molto ampio e tanta voglia di fare. Il nostro ruolo deve essere quello di dimostrare che la politica non è affatto noiosa ma ha la necessità del loro apporto. Per questo ci stiamo aprendo alle nuove tecnologie e ad un nuovo modo di porgerci e comunicare, anche realizzando una piattaforma che gradualmente diventi la principale
infrastruttura organizzativa del partito”.
Oggi, tra gli altri, l’intervento di Stefano Bonaccini, mentre domani il comizio di chiusura toccherà alla segretaria nazionale Elly Schlein