Custonaci, la strage sulla strada con sei vittime: il tachimetro dell’Alfa bloccato sui 190 km/h

CUSTONACI- Proseguono le indagini per accertare la dinamica del terribile incidente che ha stroncao la vita di sei persone. La Procura della Repubblica di Trapani sta approfondendo la velocità con cui procedeva l’Alfa Romeo piombata sul Fiat Doblò. Il tachimetro si è bloccato con la lancetta sui 190 km/h e gli inquirenti stanno cercando di accertare se è la velocità con cui l’Alfa Romeo.

Le testimonianze degli automobilisti che erano dietro il furgoncino Fiat confermano che l’auto guidata da Vincenzo Cipponeri, anche lui morto nell’incidente, viaggiava ad una velocità folle e che pochi istanti prima dell’impatto avrebbe iniziato a zigzagare “come se avesse perso il controllo”. Sull’asfalto non ci sono segni di frenata, solo un solco lungo quasi cento metri scavato sull’asfalto da un braccio di una sospensione dell’Alfa. Tutti indizi sono compatibili con la velocità indicata dal tachimetro dell’auto. A cui vanno sommati i 70 km/h, la velocità del Doblò.

L’impatto è stato tremendo, basti pensare che le due velocità si sommano e la cifra è di 270 km/h. L’energia sprigionata è stata immensa e ha ucciso all’istante i 5 occupanti del Doblò e il guidatore dell’Alfa, lasciando in fin di vita Maria Pia Giambona, seduta accanto a Cipponeri.

Chi gli era dietro il Doblò è riuscito ad evitare l’impatto e ha confermato ai carabinieri che viaggiavano entro i limiti di 70 km/h. Ma soprattutto ha confermato che l’Alfa Romeo è decollata, probabilmente su un dosso, andando a schiantarsi sull’altra vettura. Questo spiegherebbe anche l’assenza di segni di frenata. Tutte ipotesi che cercheranno conferma negli esami sulle due auto disposti dal sostituto procuratore di Trapani Giulia Signaroldi che ha sequestrato i rottami delle due auto.