CUPA: IL “CASO” SCIACCA ALL’ASSEMBLEA DEL 29 APRILE
Il preidente del consorzio universitario provinciale parla delle perplessità di alcuni consiglieri comunali
Il presidente del Consorzio universitario della provincia di Agrigento, Josef Mifsud, annuncia che in occasione dell’assemblea dei soci prevista per il prossimo 29 aprile, si parlerà anche del caso dei consiglieri comunali di Sciacca che nei giorni scorsi hanno chiesto al sindaco Vito Bono un incontro per discutere sulla permanenza del Comune saccense all’interno del Cupa.
«Le diffide agli Enti locali che da anni non pagano le loro quote e che mettono in seria difficoltà l’attività del Polo universitario – dice Mifsud – sono state decise dalla precedente assemblea ed è giusto che quanti pagano regolarmente decidano di sollecitare i soci inadempienti. Mi rendo conto dei problemi finanziari che ogni Comune oggi è costretto ad affrontare – continua – ma ricordiamoci che il Consorzio non è un evento di intrattenimento che può essere facilmente eliminato dai programmi di ogni ente, offre a tanti giovani la possibilità di studiare a pochi chilometri da casa, è una grande risorsa che le varie realtà della provincia non devono trascurare». Mifsud ha poi accennato ad una soluzione alternativa: «Se il Comune di Sciacca non ha soldi – continua – si può valutare la possibilità che offra ospitalità agli studenti nell’ambito dei progetti internazionali».
A portare la questione della opportunità di rimanere soci all’attenzione del sindaco, sono stati i consiglieri comunali Grisafi, Di Paola e Sabella del Pd, che ponevano seri dubbi, alla luce della diffida e dei 30 mila euro annui che il Comune deve trasferire al consorzio, sui reali benefici per la città: «Dobbiamo valutare la questione con attenzione – hanno scritto i tre – alla luce della crisi finanziaria del Comune e della programmazione che non è stata adottata in favore della città, come ad esempio un corso di laurea sul turismo». Mifsud si mostra rammaricato di non avere potuto realizzare il sogno di un corso sul Turismo in una città che ha particolari caratteristiche in fatto di ricettività e bellezze naturali: «Mancano i fondi – dice – anche noi dobbiamo fare i conti con questa realtà. Ne avevo parlato a suo tempo con il sindaco di Sciacca – aggiunge – valorizzare la città di Sciacca è un nostro desiderio, pensavo ad un ulteriore punto di contatto con i Comuni, ma tutto è legato alla disponibilità di risorse». Ammonta a 30 mila euro l’anno la somma che il Comune inserisce annualmente nel proprio bilancio per far parte del Consorzio universitario. L’ente non aveva pagato gli ultimi tre anni, ha regolarizzato i primi due.