CROCETTA TAGLIA LO STIPENDIO A 1800 DIRIGENTI REGIONALI. TAGLIO DA 3.800 A 23.000 EURO L’ANNO

Crocetta taglia, con delibera, lo stipendio dei 1.800 regionali. Si tratta di una riduzione della parte “accessori” della busta paga. Inoltre, anche per i manager delle Aziende Provinciali Sanitarie e i direttori ospedalieri si applica un taglio del 20%.

La giunta ha deciso ieri una riduzione della voce “salario accessorio”, cioè la parte variabile del compenso. In base all’articolo 64 del contratto nazionale dei dirigenti, questa può andare dai 31 mila euro scarsi annui (al lordo) fino ai 51 mila euro. La giunta ha deciso di applicare a tutti i dirigenti il minimo contrattuale per questa voce, ossia 30.987 euro.

Per quanto riguarda i componenti dei Consigli di Amministrazione delle Aziende partecipate, l’indennità subisce un taglio del 20%. L’indennità massima di 50.000 euro scende a 40.000.

Gandi Gallina, segretario del Dirsi, il sindacato dei dirigenti regionali reagisce così: “Tagli lineari di questo tipo avrebbero l’effetto di demotivare chi lavora e non penalizzare veramente chi invece fa poco o nulla”.

Se i dirigenti regionali, ultrapagati, dovessero sentirsi “penalizzati” o “demotivati” c’è sempre la via delle dimissioni. Potrebbero proseguire la loro carriera altrove. Del resto, lavorare per la Regione non è mica una punizione da “lavoro forzato”.

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