CRITICHE IN AULA AL SINDACO VALENTI. LEI REPLICA: “HO IL SOSTEGNO DELLA CITTA'”

Non è stato un vero e proprio dibattito politico, ma si sono gettate le basi per una fase della politica cittadina che rischia di ripetere alcuni periodi difficili del passato (tanti purtroppo) in cui la contrapposizione ha penalizzato l’attività amministrativa e distratto l’attenzione sui veri problemi.

La seduta dedicata anche alla comunicazione sulla nomina della nuova giunta è stata caratterizzata da brevi interventi dei capigruppo, così come da accordi. A scaldare per prima i motori ci ha pensato  Carmela Santangelo, che si è dichiarata indipendente con un documento forte e critico nei confronti del sindaco di cui parliamo in un altro articolo. Il sindaco Francesca Valenti ha poi replicato sostenendo che la Santangelo avrebbe collegato la sua fedeltà ad una carica assessoriale che non gli è stata data. E nella controreplica autorizzata dal presidente Montalbano, l’ormai ex consigliere della lista ispirata dallo stesso sindaco, ha detto che lei non avrebbe accettato la carica di assessore.

Calogero Bono ha parlato di evidente fallimento del progetto politico di Francesca Valenti: “Lo dicono gli ex assessori – ha detto – Giuseppe Neri che ha parlato di alchimie politiche, Paolo Mandracchia che parla di cecchini che lo hanno impallinato, Valeria Gulotta che tiene ai valori morali e si dichiara indipendente, Filippo Bellanca che parla di falsità che c’erano in alcuni atteggiamenti”.

Per M5S è intervenuta Teresa Bilello: “Il progetto Valenti non ha dato risposte alla città, se il sindaco è libera come dice si ripresenti con questa giunta alle prossime elezioni”.

Ha destato una certa sorpresa l’intervento del consigliere Alberto Sabella: “Ho conosciuto stasera alcuni assessori, mi dispiace non vedere più Filippo Bellanca e altre persone con cui ho fatto la campagna elettorale. Ora vedo gente che non c’era in campagna elettorale, tranne Brunetto e Leonte. Purtroppo non sono stato coinvolto nell’operazione azzeramento, anche se nella prima fase ci siamo sentiti. Poi la componente Cascio è stata tenuta fuori e oggi non siamo rappresentati in giunta. Abbiamo però dato il via libera alla scelta di Gisella Mondino. La concertazione è venuta meno, spero che la nuova giunta sia vicina ai consiglieri”. Ed ha poi invitato il sindaco ad aprire all’opposizione. “Hai avuto coraggio – ha detto rivolgendosi alla Valenti – spero continuerai ad averlo”.

Salvatore Monte ha tirato fuori la metafora, paragonando la squadra che guida la città con la vara della Madonna del Soccorso: “A prescindere da come viene portata, la vara della Madonna non cade mai perchè c’è un baricentro, quello che manca alla giunta”.

Per Fabio Termine, “si sta amministrando la coalizione, non la città”. Simone Di Paola ha fatto da scudo al sindaco ed alla maggioranza: “Posso dire ad alta voce di essere stato sempre vicino alla precedente giunta, noi del Pd sostenevamo e sosteniamo il progetto. Mi dispiace per chi non c’è più, il progetto è per noi fondamentali e con esso le persone che sono nella nuova giunta. Andiamo avanti e non falliremo, un progetto non è fatto solo di persone, ma anche di programmi e di visione di città. C’è qualcosa da sistemare, ma resteremo sempre al fianco di Francesca Valenti”.

“Se azzeramento di doveva essere – ha detto Gaetano Cognata – si doveva fare con valutazioni più profonde, comprese quelle riguardanti le importanti deleghe del sindaco”.

Per Giuseppe Milioti “con l’azzeramento viene calpestato il consenso degli elettori. Avete revocato la carica a due assessori che hanno avuto 1000 voti, oggi il sindaco è delegittimato”.

Francesca Valenti alla fine nel suo intervento ha voluto infine sottolineare, come aveva fatto nei giorni scorsi, che per lei il punto di riferimento sono i cittadini e la risoluzione dei problemi della città, criticando le iniziative dell’opposizione, “lontane – ha detto – da una politica alta che dovrebbe solo fare gli interessi della comunità”. E nel ribadire di essere libera, ha detto di ricevere spesso sostegno dalla gente comune, anche dopo l’azzeramento, oltre ad inviti diretti a proseguire il suo cammino.

Giuseppe Recca