Crisi idrica, vitale seconda irrigazione di emergenza per 8mila ettari di aranceti dell’area Dop entro la prima decade di agosto
Si rischia un disastro economico colossale se non si provvede con urgenza alla seconda irrigazione per gli 8mila ettari di agrumeti dell’Area Dop. Il grido di allarme del Consorzio di tutela Arancia di Ribera Dop
RIBERA- Situazione sempre più drammatica per l’agricoltura ed in particolare per le aziende che producono l’eccellente arancia Dop dell’area che racchiude 14 comuni e 8mila ettari di agrumeti. A lanciare l’allarme è il presidente del Consorzio di Tutela Arancia Dop di Ribera, Salvatore Daino. Un allarme rivolto al Governo regionale, a tutti i parlamentari agrigentini; all’Autorità di Bacino, al Consorzio di Bonifica AG3, all’assessorato all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità e al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. Si chiede urgentemente agli uffici e ai dirigenti preposti di verificare la disponibilità di acqua nella diga Castello per effettuare una seconda irrigazione di emergenza la prima decade di agosto, al fine di scongiurare il danno economico, sociale e occupazionale che una mancata irrigazione comporterebbe per tutto il territorio. L’irrigazione di emergenza, darebbe la possibilità ai produttori di recuperare una produzione stimata di 150.000.000 kg di Arancia D.O.P., che genera un indotto economico e occupazionale di svariati milioni di euro. Una mancata seconda irrigazione comporterebbe danni incalcolabili per tutto il territorio, che sopravvive grazie al comparto agricolo. A tal proposito, vi è molta preoccupazione per il rischio economico e la conseguente tenuta sociale, derivante dai danni di una mancata irrigazione ad agosto.